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Comunicati stampa

Ministero dell'Interno, 02.07.2009

Approvazione del disegno di legge sulla sicurezza: le precisazioni del Viminale



Con riferimento ad alcuni articoli di stampa relativi all’appello di autorevoli intellettuali “No al ritorno delle leggi razziali ”, si precisa che l’appello si fonda su evidenti falsità.

Infatti, i contenuti del disegno di legge in materia di sicurezza pubblica approvato oggi dal Senato sono altri, e non esiste alcuna norma che introduce il divieto di matrimoni misti; al contrario, le nuove disposizioni sono destinate a contrastare i cosiddetti matrimoni di comodo.
Non sarà, dunque, più consentito all’istituto del matrimonio di essere lo strumento per regolarizzare situazioni di clandestinità. L’acquisto della cittadinanza per matrimonio, poi, avverrà non più dopo sei mesi, ma dopo due anni. Sempre nella medesima ottica, sarà necessario esibire un titolo di soggiorno valido perché un cittadino straniero possa contrarre matrimonio.

Altra falsità che viene sostenuta è quella del divieto per le donne straniere irregolari di riconoscere i figli. Al riguardo, si rileva che nessun articolo e nessun comma dei provvedimenti approvati inibisce agli stranieri irregolari di dichiarare la nascita di un figlio. Infatti, in base alla normativa vigente, la donna in stato di gravidanza e fino ai primi sei mesi di vita del bambino non può essere espulsa e per essa è previsto il rilascio del permesso di soggiorno da parte del questore. Inoltre, ferma restando la personale iniziativa del genitore, la dichiarazione di nascita può essere resa anche dal medico, dall’ostetrica o da qualsiasi altra persona che abbia assistito al parto, nell’ipotesi in cui la madre non voglia essere nominata.




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