"Trattare gli immigrati come criminali non risolverà le sfide che l'immigrazione pone all'Italia". Lo ha dichiarato Judith Sunderland, ricercatrice esperta di Human Rights Watch, criticando il disegno di legge sulla sicurezza che sarà all’esame del Senato domani, 25 giugno. Per l’associazione il ddl "incoraggia l'intolleranza".
In un comunicato stampa diffuso ieri, HRW ha espresso preoccupazione per i cambiamenti introdotti dal ddl sicurezza in materia di immigrazione, in particolare il reato di ingresso e soggiorno illegale in Italia, il prolungamento del trattenimento all’interno dei Cie e l’introduzione delle ronde cittadine. "Legalizzare gruppi di vigilanti in un periodo di crescente intolleranza è una ricetta per il disastro", ha detto Sunderland. "Se questi gruppi useranno violenza contro gli immigrati, lo Stato ne sarà direttamente responsabile".
L’associazione per i diritti umani è intervenuta anche sui recenti respingimenti di migranti verso la Libia ricordando che l’operazione messa in atto dal governo italiano viola il diritto internazionale.
Critiche anche sulla modifica del codice penale attuata lo scorso anno per rendere la permanenza irregolare un'aggravante per qualsiasi reato. Secondo la nuova disposizione gli immigrati irregolari possono essere condannati a scontare pene fino a un terzo del tempo più lunghe, a parità di reato, di quelle di cittadini italiani o residenti legali. HRW ricorda che "la discriminazione effettuata sulla base dello status di immigrazione o sulla nazionalità è proibita dal diritto internazionale. Ciò significa che un trattamento differenziato sulla base della nazionalità debba essere strettamente giustificato come necessario e proporzionato a un legittimo obiettivo".
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