Mozione della Facoltˆ di Medicina su cure mediche a immigrati
approvata il 15 luglio 2009
Il Consiglio della facoltˆ di Medicina e chirurgia
dell'Universitˆ di Firenze ha approvato ieri all'unanimitˆ la seguente mozione
a riguardo della nuova normativa in materia di sicurezza pubblica.
Sull'argomento la facoltˆ si era giˆ espressa nel marzo scorso con un analogo
documento.
"Il Consiglio di Facoltˆ riunito il 15 luglio 2009
- visto che il 2 luglio u.s. il Parlamento ha approvato in via
definitiva il Disegno di Legge n. 733-b recante "Disposizioni in materia
di sicurezza pubblica",
- tenuto conto della mozione approvata dal Consiglio di Facoltˆ
sullo stesso Disegno di Legge nel marzo scorso,
- riafferma la cogenza delle norme del codice deontologico citate
nella suddetta mozione,
- sottolinea i problemi di salute pubblica che potranno insorgere
per il mancato o tardivo ricorso a misure preventive e cure mediche da parte
degli immigrati,
- concorda con la posizione assunta dalla Federazione Nazionale
degli Ordini dei Medici e dall'Ordine dei Medici di Firenze che hanno ribadito
l'obbligo deontologico di tutti i medici di prestare la loro opera a favore di
qualsiasi persona, indipendentemente dalla nazionalitˆ e dallo stato giuridico,
senza violare il segreto professionale;
- prende atto che, in accordo con la posizione assunta dalla
Federazione degli Ordini dei Medici, l'Assessore per il Diritto alla Salute
della Regione Toscana ha inviato ai Direttori Generali della Aziende Sanitarie,
agli Operatori Sanitari e Sociali del Servizio Sanitario Regionale e agli
Ordini e collegi professionali una lettera nella quale:
a) invita tutte le strutture del Servizio Sanitario a proseguire
nell'opera di garanzia dell'abituale assistenza e cura a favore di tutte le
persone presenti nella Regione senza alcuna distinzione;
b) segnala che, in base alla analisi della normativa esistente,
gli operatori sanitari sono esonerati dal richiedere alle persone immigrate documenti
relativi alla regolaritˆ del soggiorno e che l'accesso alle strutture sanitarie
non pu˜ comportare alcun obbligo di segnalazione alle autoritˆ;
c) afferma che l'Assessorato continuerˆ a percorrere tutte le vie
giuridiche e politiche per garantire senza alcuna distinzione la tutela della
salute individuale e collettiva.