COMUNICATO STAMPA
Oggetto: appello sulle
gravissime conseguenze dell'approvazione del combinato disposto degli artt. 45
co.1 lettera f e 21 del ddl A.C. 2180, in particolare
sui minori
In seguito alla discussione e allĠ
approvazione
in
Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati dellĠart. 45, comma
1, lett. f) del disegno
di legge A.C. 2180 che introduce lĠobbligo per il
cittadino straniero di esibire il permesso di soggiorno in sede di
richiesta di
provvedimenti inerenti agli atti di stato civile o all'accesso a pubblici
servizi,
si
intendono precisare i seguenti punti:
1)
Riguardo
agli atti di stato civile e in particolare alla dichiarazione di nascita e al
riconoscimento del figlio il sottosegretario Mantovano ha affermato in
Commissione Affari Costituzionali che lĠart. 45, comma 1, lett. f) non
impedirebbe la dichiarazione di nascita e il riconoscimento del figlio, in
quanto: a) la donna in stato di
gravidanza e nei sei mesi successivi al parto e il marito con essa convivente
possono ottenere un permesso di soggiorno per cure mediche b) sarebbe
preclusa all'immigrato irregolare soltanto la possibilit di chiedere
provvedimenti in suo favore, mentre la dichiarazione di nascita costituisce un
atto nell'interesse del bambino.
Con riferimento alla prima
argomentazione, si segnala come la soluzione prospettata riguardi solo alcuni
casi, escludendo invece le seguenti situazioni, che rappresentano probabilmente
la maggioranza:
- gli stranieri che non siano in possesso di passaporto o documento
equipollente, posto che lĠart. 9 del DPR 394/1999 richiede lĠesibizione di tali
documenti ai fini del rilascio del permesso di soggiorno in oggetto;
- il padre naturale, in quanto la sentenza della Corte Costituzionale n.
376/2000 ha esteso la possibilit di ottenere il permesso di soggiorno
esclusivamente al marito regolarmente sposato.
Con riferimento alla seconda
argomentazione, si ritiene che il fatto che la dichiarazione
di nascita costituisca un atto nell'interesse del bambino non sia assolutamente
sufficiente a eliminare ogni dubbio interpretativo escludendo lĠapplicazione
della disposizione in oggetto.
Riguardo
all'accesso
a pubblici servizi e in particolare alla scuola si richiama
l'attenzione sul fatto che bench i minori stranieri siano soggetti all'obbligo
scolastico e abbiano il diritto all'istruzione a prescindere dalla regolarit
del soggiorno (art. 38 D. Lgs. 286/1998 e art. 45 DPR 394/1999), vi il serio
rischio
che ai genitori
di
minori stranieri sia chiesto lĠesibizione del proprio permesso di soggiorno al
momento dellĠiscrizione a scuola del minore, in quanto "provvedimento
inerente l'accesso a pubblici servizi". Tale interpretazione sarebbe
naturalmente in
assoluto contrasto con il diritto allĠistruzione riconosciuto dalla
Convenzione ONU sui diritti dellĠinfanzia e lĠadolescenza e dalla normativa
italiana.
Parimenti
si
ritiene sussista il concreto ed ancor pi grave rischio che ai
Dirigenti scolastici possa essere richiesto di denunciare i genitori degli alunni
stranieri che non siano in regola con il permesso di soggiorno a seguito
dell'introduzione della nuova fattispecie penale di ingresso e soggiorno
irregolare di ogni straniero, senza distinzione, che si propone di introdurre
con l'art. 21 disegno di legge A.C. 2180. Si determinerebbe cos una
gravissima situazione nella quale un numero imprecisabile di minori stranieri
non accederebbero pi alle istituzioni scolastiche per timore di essere
denunciati
direttamente (loro ed i rispettivi genitori) da quelle stesse istituzioni pubbliche
chiamate a tutelare in primis i diritti fondamentali dell'infanzia. Tale
prospettiva non pu che destare massimo allarme in tutta la comunit
democratica.
L'ASGI
chiede a tutte le associazioni, enti di tutela, sindacati e agli esponenti del
mondo della cultura, della scienza, della societ civile di condividere i
contenuti del presente appello e di operare in ogni sede che si ritenga
opportuna al fine di stralciare dal disegno di legge A.C. 2180 gli artt. 45,
comma 1, lett. f) e 21;
L'ASGI fa appello
a tutti i deputati affinch chiedano lo stralcio dal disegno di legge A.C. 2180
degli artt. 45, comma 1, lett. f) e 21, ovvero esprimano voto negativo su tali
articoli, se posti in votazione.