CONTRO IL  RAZZISMO DI STATO

CONTRO L’APARTHEID

Sciopero della fame

 

 

Da mercoledì 13 maggio dirigenti e operatori dell’Arci inizieranno uno sciopero della fame come protesta simbolica contro il Ddl sicurezza e la barbarie dei respingimenti in mare.

 

Di fronte a un governo indifferente ai richiami degli organismi internazionali (dall’Onu al Consiglio D’Europa), alle critiche del Presidente della Camera, alle proteste del Vaticano e di tante organizzazioni laiche e religiose che denunciano la crudeltà e l’illegalità dei respingimenti di massa e il carattere discriminatorio del disegno di legge, a cominciare dall’introduzione del reato di immigrazione clandestina, occorre una reazione ampia e in grado di incidere.

 

 

Per questo l’Arci invita gli esponenti delle forze politiche di opposizione e tutte le cittadine e i cittadini che non vogliono arrendersi al degrado politico, civile e morale determinato dall’escalation del razzismo di stato ad aderire allo sciopero della fame:

-       perché il Ddl sicurezza sia ritirato

-       perché si ponga immediatamente fine ai respingimenti verso la Libia - paese che non ha ratificato la convenzione di Ginevra sui rifugiati - di centinaia di donne, uomini e bambini prelevati in mare e consegnati a un futuro di morte, di violenza, di detenzione.