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Ministro Roberto Maroni

25.05.2009

Maroni al Senato. Nella lotta all'immigrazione clandestina: rispetto delle regole, solidarietà e primo soccorso

"Intendo ribadire che quella dei riaccompagnamenti e dei respingimenti è una politica molto efficace che il governo italiano intende proseguire senza tentennamenti". E' quanto dichiarato dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni, nell'informativa al Senato sulla politica di respingimento di immigrati intrapresa dal governo.
"Ritengo - prosegue il ministro - che il quadro normativo internazionale all'interno del quale ci siamo mossi sia sufficiente a fare giustizia di tutte le accuse indebitamente rivolte di aver agito al di fuori della legalità internazionale". "Lo sforzo del Governo è quello di affrontare la lotta all'immigrazione clandestina coniugando il rispetto delle regole con la solidarietà e il primo soccorso".
A tal riguardo il responsabile del Viminale ha richiamato le disposizioni dell'articolo 19 del 'Trattato di Amicizia' stipulato con la Libia "che hanno sancito l'intensificazione della collaborazione nella lotta all'immigrazione clandestina" e che "sono da leggersi in connessione con quanto stabilito dall'articolo 6 dello stesso Trattato relativamente al rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali con le quali l'Italia e la Libia si sono impegnate ad agire conformemente agli obiettivi e ai principi della Carta delle Nazionni Unite e della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo".

Per il ministro Maroni questa politica costituisce un deterrente significativo nei confronti delle organizzazioni criminali dedite al traffico degli esseri umani, salva molte vite in mare e sta portando a una drastica riduzione degli sbarchi clandestini sulle coste italiane. In tal senso Maroni ha ricordato che "Nel 2008 si registrarono 537 sbarchi in vari punti della Sicilia, in Italia arrivarono 34.540 persone. Quest'anno (l'ultimo dato disponibile è aggiornato al 20 maggio) sono stati 6.588 gli stranieri giunti clandestinamente in Italia".

Ed in tema di politiche di integrazione il ministro ha ricordato che il fondo nazionale per l'asilo che 2009 è stato aumentato dal governo, passando da 20 a 29 milioni di euro. "Nel solo 2008 il nostro Paese- dice il ministro - ha destinato al Fondo nazionale asilo oltre 21 milioni di euro, di cui solo 2 milioni e 800 mila provenivano da fondi europei, mentre il resto l'abbiamo messo noi. Nel 2009 - prosegue - l'abbiamo aumentato, e per questo ho firmato qualche giorno fa il decreto, da 21 milioni a più di 29 milioni. L'Unione europea ci dà 20 milioni spalmati in sei anni. Noi solo per il 2009 abbiamo stanziato quasi 30 milioni di euro".