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Notizie

Ministro Roberto Maroni

06.05.2009

Ddl sicurezza, Maroni illustra le novità a Palazzo Chigi

Il provvedimento sarà sottoposto al voto di fiducia del Parlamento. Tra le misure previste: due anni di matrimonio prima di poter chiedere la cittadinanza, per le imprese obbligo di denuncia dei tentativi di estorsione, permanenza nei Cie fino a 6 mesi, associazioni di volontari per presidi sul territorio e reato di ingresso clandestino

Sono state elencate dal ministro Maroni nel corso di una conferenza stampa tenutasi stamane a Palazzo Chigi le novità del disegno di legge sulla sicurezza che, come deciso al termine del Consiglio dei Ministri, verrà sottoposto in Parlamento al voto di fiducia. Un pacchetto articolato di norme sui temi dell'immigrazione, della lotta alla criminalità organizzata e sulla sicurezza pubblica.

Nel dettaglio, il ministro dell'Interno ha evidenziato che «ci sarà un controllo più stringente per ottenere la cittadinanza per chi ha contratto matrimonio, bisognerà essere sposati per due anni e non per sei mesi». Inoltre, sulla reintroduzione dell'obbligo di denuncia dei tentativi di estorsione subiti dalle imprese che ottengono appalti pubblici ha così commentato: «E' un segnale molto forte alla mafia», anche per sostenere la battaglia di chi «ha preso posizioni forti contro la mafia come il presidente della Confindustria di Palermo Lo Bello. Una norma che darà risultati importanti. Abbiamo anche attribuito al Prefetto - ha proseguito Maroni -  il potere di destinare i beni confiscati e la norma consente la confisca anche quando l'intestatario non è pericoloso. Un trucco che usava la mafia intestando beni a minori» confermando così «la linea del Governo di aggressione ai patrimoni mafiosi».

Il disegno di legge prevede, in tema di contrasto all'immigrazione clandestina, anche un contributo per il permesso di soggiorno, il reato di ingresso clandestino e norme più stringenti sul 'money transfert'. 
Altri importanti punti del provvedimento evidenziati dal Ministro sono la norma sul test di conoscenza della lingua italiana e sul prolungamento della permanenza nei Centri di identificazione e espulsione (Cie) fino a 6 mesi.

Sul versante della sicurezza pubblica vengono reintrodotte le associazioni di volontari per presidi sul territorio che dovranno essere iscritte in appositi registri. Un registro, a livello nazionale, si occuperà delle persone senza fissa dimora, norme più severe contro il terrorismo e la possibilità, da parte del sindaco, di decidere sulla richiesta di iscrizione sui registri di residenza in base anche all'adeguatezza e dignitosità delle abitazioni. «Una misura questa - ha spiegato Maroni - per evitare l'insediamento sui territori di nuovi campi nomadi. Oggi bastava, infatti, dichiarare di riesiedere anche in una grotta».

Disco verde anche a mezzi di difesa personale come il peperoncino spray. 
Sempre nel disegno di legge sono state introdotte norme più severe per il contrasto all'impiego di minori per l'accattonaggio e per regolare le attività dei 'buttafuori' delle discoteche.





   
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