Nota per la stampa
Criminalizzazione dei cittadini stranieri e razzismo sono normalit: questo il risultato storico del Governo.  

Nota per la stampa
Criminalizzazione dei cittadini stranieri e razzismo sono divenuti normalit: questi sono i risultati storici del Governo.  

Milano 11 maggio 2009

Le immagini dei cittadini stranieri deportati in Libia, le proposte di vagoni riservati sui mezzi pubblici milanesi, le dichiarazioni contrarie ad una societ multietnica ci fanno rabbrividire e dimostrano che il vero risultato storico che vediamo realizzarsi solo quello di una profonda involuzione politica, sociale e culturale.

Rivendicare violazioni dei diritti umani fondamentali e della normativa nazionale ed internazionale come se fossero successi, normalizzare pratiche razziste ed intolleranti, affrontare il fenomeno migratorio sempre e solo come una pratica di ordine pubblico, incrementare le politiche di criminalizzazione dei cittadini stranieri che vivono e lavorano nel nostro paese,  sono questi gli storici risultati che vediamo concretizzarsi di giorno in giorno afferma  Pietro Massarotto, presidente del Naga I rimpatri forzati verso la Libia risultano gi intollerabili in s ma lo sono ancora di pi per il preoccupante clima di intolleranza che si respira; un clima che rende l'organismo sociale ormai capace di metabolizzare pratiche odiose senza eccessivi rigurgiti. Le affermazioni apertamente razziste di molti esponenti governativi cos come le deportazioni rischiano davvero di divenire banali normalit" prosegue il presidente del Naga, basti pensare, per esempio, che fino a pochi anni fa ci si scandalizzava eccome di fronte allapertura dei centri di detenzione per cittadini stranieri (ieri CPT ed oggi CIE); oggi ormai, se se ne discute, solo per cavillare su quanto sia il massimo periodo  'accettabile' di permanenza allinterno degli stessi. Involuzioni di questo genere sono politicamente e culturalmente difficili da recuperare, minando in senso deteriore qualsiasi possibile discussione conclude Massarotto.

Il Naga continuer a fornire assistenza e a denunciare ogni violazione di cui testimone ed auspica una reazione, una mobilitazione della societ civile, dellinformazione, delle associazioni, di tutti affinch il dissenso, quanto meno, si manifesti.


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