Immigrazione: quali effetti dalla crisi, quali proposte dal
sindacato La
crisi sconvolge le economie del pianeta e posti di lavoro. Se per un italiano il licenziamento è un
dramma; per un immigrato significa il rischio di perdere il diritto a
rimanere in Italia. Il risultato potrebbe essere un boom del lavoro nero
immigrato ed una perdita totale dei diritti sindacali e civili. L’ incertezza
sul futuro e la crisi hanno anche un effetto negativo sugli italiani: una
recente inchiesta Ue ha mostrato come la maggioranza della popolazione
comunitaria accetterebbe il rimpatrio dei migranti senza lavoro. Un’opinione
certo ingenerosa e poco praticabile, ma la crisi produce anche risposte
illogiche ed irrazionali. La risposta del nostro Governo è la virtuale
chiusura dei flussi d’ingresso per lavoro e le norme draconiane in
approvazione con il ddl sicurezza, con il quale si fa terra bruciata attorno
ai cittadini stranieri. In nome della lotta al clandestino, cioè, si chiudono
le porte all’immigrazione regolare togliendo ogni alternativa che non sia il
lavoro nero. Nel frattempo, si moltiplicano gli episodi di intolleranza e razzismo.
Che cosa fare? La Uil ha proposto un uso più efficace degli ammortizzatori
sociali anche per gli immigrati e la possibilità che il permesso di sei mesi
per ricerca di occupazione cominci solo al termine del godimento
dell’indennità di disoccupazione. Questo per evitare il rischio di finire nel
sommerso. Vista la situazione è necessario, comunque, porsi domande anche
scomode: 1) La crisi è destinata a
cambiare radicalmente il nostro mercato del lavoro. E’ davvero finita l’era del lavoro “immigrato”? O
continueremo ad aver bisogno di chi già produce un decimo del nostro
Pil? 2) Che deve fare il sindacato
per combattere il dumping sociale senza ledere i diritti fondamentali delle
persone, degli italiani come degli stranieri? 3) E’ più urgente riaprire i
flussi, o dare una risposta al problema degli irregolari attualmente senza
futuro? Come
UIL crediamo sia urgente parlare e riflettere insieme, stranieri ed italiani,
con l’obbiettivo di elaborare proposte puntuali da confrontare con tutti,
senza steccati. Perché è con il confronto, non con il rifiuto, che si possono
trovare insieme soluzioni. |
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SEMINARIO DI RIFLESSIONE
E PROPOSTE Immigrazione: quali effetti dalla crisi, quali proposte dal
sindacato E’ la crisi a
produrre più immigrazione irregolare o è l’assenza di una sua governance la
causa dell’insofferenza nella
società verso i cittadini stranieri? La crisi globale acuisce problemi non
risolti tra italiani e non. Spetta anche al sindacato trovare risposte ai
rischi di dumping sociale. In gioco c’è la convivenza civile della nostra
società. Martedì 19 maggio
2009, ore 9.30 - 17.00 Roma, UIL nazionale, via Lucullo 6
Sala
Bruno Buozzi, 6° piano |
Programma
dei lavori SALA BRUNO BUOZZI
(6° piano) Martedì 19 maggio Ore
09.30 – Registro dei partecipanti Ore
10.00 – Inizio dei lavori Moderatore:
Giuseppe Casucci, Coord. Nazionale Dipartimento
Politiche Migratorie UIL Ø
Introduzione:
Guglielmo Loy, Segr. Confederale UIL Interventi:
Dibattito Ø Ore 13.00 Conclusioni
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SALA SOMMOVIGO
(5° piano) Approfondimento
con i dirigenti ed i quadri delle categorie e dei territori Ore 14.00 - Introduzione di Giuseppe Casucci
Ore 17.00 - Conclusioni: Guglielmo Loy Organizzazione del Seminario a
cura del Servizio Politiche Migratorie
UIL Segreteria Organizzativa: Francesca Book, tel. 06.4753292 - fax 06.4753203 e-mail polterritoriali@uil.it Coord. Dipartimento Politiche Migratorie: Giuseppe
Casucci, tel 06.4753405 e-mail g.casucci@uil.it |