Lappello

Al centro i valori e le convenzioni internazionali

 

Le associazioni: Soltanto lintegrazione crea sicurezza

 

Decreto sicurezza, espresse alla Camera le preoccupazioni di Migrantes, Caritas, Acli, SantEgidio, Papa Giovanni XXIII e Centro Astalli

 

di LUCA LIVERANI

 

Avvenire 26 febbraio 2009

 

 

Allarme nel mondo cattolico per il disegno di legge sulla sicurezza che incider pesantemente sullimmigrazione. Preoccupazioni che lincontro convocato dagli organismi ecclesiali e dalle associazioni non ha affatto alleggerito, visto che stato completamente disertato dagli esponenti del centrodestra. Presenti in forze invece Udc e Pd.

A promuovere lincontro, alla sala San Claudio della Camera, Fondazione Cei Migrantes, Caritas, Acli, Comunit di S.Egidio, Associazione Papa Giovanni XXIII e il Centro Astalli. Lobiettivo era discutere con i capigruppo e i membri della commissione Affari costituzionali il ddl sulla sicurezza, gi approvato al Senato e ora a Montecitorio.

E proprio davanti alla Camera stamattina manifester la Papa Giovanni XXIII.

 

 Il testo interviene su temi fondamentali per la vita degli immigrati: diritti della famiglia, reato di ingresso illegale, divieto di iscrizione allanagrafe senza un alloggio a norma, impossibilit di spedire denaro allestero senza permesso di soggiorno, test di lingua italiana senza adeguati corsi, possibilit per i medici di denunciare gli irregolari, nuove difficolt e costi per il rilascio del permesso, permanenza nei centri fino a un anno e mezzo.

 

Tutti daccordo nel sottolineare che solo lintegrazione crea sicurezza.

Padre Gianromano Gnesotto, direttore per Migrantes dellUfficio pastorale immigrati esteri e profughi, precisa che non una questione di schieramenti: Termini come destra e sinistra non ci appartengono – dice – cos come ' buonismo' o 'cattivismo', definizioni della politica e dei media. Noi ci appelliamo ai valori cristiani, ratificati dalle convenzioni internazionali in materia di tutela dei diritti . E Migrantes chiede ai politici cristiani di trovare forme di mediazione per queste idee.

 

Per Francesco Marsico, vicedirettore Caritas, queste modifiche metteranno a repentaglio importanti acquisizioni di civilt. Prima di tutto per la salute: CՏ il rischio di clandestinit sanitaria , avverte Marsico che teme la distruzione del lavoro di emersione fatto su Aids, Tbc, salute maternoinfantile. E leffetto annuncio – informa – ha gi portato ad un allontanamento degli stranieri dalle strutture sanitarie.

 

Rammarico per lassenza della maggioranza lo esprime il presidente delle Acli.

Non siamo i 'buonisti in azione' – precisa Andrea Olivero – anche se comunque preferiamo essere definiti buoni piuttosto che cattivi. Ma il nostro obiettivo lo stesso di chi dice di volerlo perseguire con queste norme. A noi sta a cuore la sicurezza, un diritto innanzitutto dei pi deboli. Ma solo lintegrazione che crea sicurezza. Cos si distrugge un capitale sociale fatto di cultura dellaccoglienza e della convivenza .

 

Laila Simoncelli della Giovanni XXIII sottolinea lodiosa associazione clandestini-criminali: cos si trasformano gli immigrati in sorvegliati speciali .

Noi gesuiti che assistiamo i profughi – dice padre Giovanni La Manna del Centro Astalli – sappiamo che non cՏ pacchetto sicurezza che tenga, quando in ballo la tua vita.

 

Rosy Bindi del Pd sottoscrive le richieste: Il governo ha scelto la strada della paura perch una politica che purtroppo paga. Il mondo cattolico qui rischia limpopolarit.

Sulla sicurezza non bisogna inseguire la demagogia e gli spot – fa eco il leader dellUdc Pier Ferdinando Casini – e il testo va cambiato, specie dove obbliga gli immigrati ad alimentare il racket sanitario, mettendo a rischio epidemia tutti i cittadini .