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Notizie

Ministro Roberto Maroni

05.03.2009

«Ampliare la collaborazione bilaterale e multilaterale con i Paesi balcanici»

Lo sostiene il ministro Maroni a Belgrado per la Sesta conferenza interministeriale annuale sulla cooperazione nel campo della Sicurezza frontaliera nel Sud Est Europa'. Da questa area si riversa la maggior parte dell'eroina proveniente dall'Afghanistan e un notevole flusso del traffico degli esseri umani.

A Belgrado il ministro Maroni, prendendo parte alla 'Sesta conferenza interministeriale annuale sulla cooperazione nel campo della Sicurezza frontaliera nel Sud Est Europa', ha ricordato come attraverso la rotta balcanica «si riversi nell'Est Europa la maggior parte dell'eroina proveniente dall'Afghanistan e dai Paesi limitrofi. Mentre sull'altro versante, l'Europa è meta finale delle rotte del Sud America, attraverso l'Africa: noi stimiamo che ben 180 tonnellate di cocaina con destinazione finale Europa provengono dall'Africa».

Paragonabile al traffico di droga in termini di volume d'affari, ha aggiunto, «è da considerare lo sfruttamento degli immigrati clandestini ed il traffico degli esseri umani. I cosiddetti 'viaggi della speranza' arrivano a costare anche 5.000 dollari e rappresentano un vero e proprio business per le organizzazioni criminali».
«Non avendo un controllo diretto delle nostre frontiere per effetto di Schengen - ha spiegato il ministro, a margine della Conferenza - siamo soggetti a subire questi fenomeni senza controllarli direttamente. Proprio per questo bisogna ampliare la collaborazione bilaterale e multilaterale con i Paesi balcanici».

La questione della liberalizzazione dei visti per i Paesi dei Balcani occidentali merita secondo Maroni ancora un'ampia discussione: «Serve, ha detto il ministro, fissare con i Paesi quote di flussi migratori legali consentiti».





   
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