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Notizie

Immigrazione

23.11.2009

Fondo europeo per i rifugiati. Gli avvisi per la selezione di nove progetti

Il termine per presentare le proposte è il 15 gennaio 2010 per le 'Azioni a carattere di sistema' e il 25 gennaio 2010 per le 'Azioni a valenza territoriale'

Sono nove gli avvisi pubblici con i quali saranno finanziati altrettanti progetti - a carattere di sistema' e/o 'a valenza territoriale' - con le risorse del Fondo europeo per i rifugiati per il programma annuale 2009 e nell'ambito del programma generale 'Solidarietà e gestione dei flussi migratori 2007-2013'.

I soggetti proponenti potranno presentare i progetti esclusivamente mediante procedura telematica a partire dal 30 novembre 2009 e dovranno, pertanto, dotarsi di casella di Posta elettronica certificata e firma digitale, come comunicato su questo sito con precedente avviso del 28 agosto 2009. 

Il decreto di adozione degli avvisi sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del 24 novembre 2009.
Le proposte progettuali dovranno essere presentate entro le ore 18.00 del 15 gennaio 2010 per le Azioni a carattere di sistema ed entro le ore 18.00 del 25 gennaio 2010 per le Azioni a valenza territoriale e dovranno essere finalizzate alla realizzazione delle azioni individuate negli avvisi pubblici:

  • Azione 1.A. – Realizzazione ed avvio sperimentale di un programma pilota per le procedure di riconoscimento dei titoli di studio dei beneficiari di protezione internazionale, con il coinvolgimento dei Ministeri interessati
  • Azione 1.B. – Realizzazione di uno studio di fattibilità sulle opportunità di micro-credito in favore di titolari di protezione internazionale che abbiano un progetto personale di istruzione secondaria o universitaria, ovvero di imprenditorialità. Lo studio dovrà prevedere una sezione specifica dedicata a donne titolari di protezione internazionale.
  • Azione 1.1.A. – Elaborazione di un manuale operativo mirato a favorire tra i richiedenti protezione internazionale l’emersione di specifiche vulnerabilità e destinato in via prioritaria agli operatori attivi nei centri di accoglienza (CARA-Centri di Accoglienza per Richiedenti Asilo, CSPA-Centri di Soccorso e Prima Accoglienza e CDA-Centri di Accoglienza)
  • Azioni 1.1.B. e 1.1.C. - Elaborazione, pubblicazione e diffusione di linee guida specifiche che prevedano un approccio alla “accoglienza integrata”, intesa come comprensiva di interventi di assistenza materiale (vitto e alloggio) e di servizi di orientamento, informazione e supporto alla persona, particolarmente rivolte all’accoglienza di richiedenti/titolari di protezione internazionale appartenenti a categorie vulnerabili
  • Azione 1.1.D. - Attuazione di progetti in prossimità dei CARA e/o dei centri SPRAR che prevedano misure di supporto e riabilitazione di vittime di violenza e torture e di portatori di disagio mentale richiedenti/titolari di protezione internazionale. Tali misure, anche di tipo residenziale, possono includere interventi di carattere psicosociale e attività funzionali al percorso integrativo (attività culturali, sportive o sociali, ecc).
  • Azione 1.1.E. - Attuazione di progetti per sostenere i percorsi socio-economici di soggetti appartenenti alle categorie vulnerabili, con particolare attenzione ai minori non accompagnati richiedenti/titolari di protezione internazionale.
  • Azione 1.1.F. - Azione di inserimento abitativo, mediante servizi di orientamento, intermediazione e supporto rivolti a nuclei familiari monoparentali, titolari di protezione internazionale
  • Azione 1.2.A. – Allestimento presso i centri di accoglienza per richiedenti protezione internazionale o nelle aree di riferimento del centro di “Uffici di contatto - sportelli operativi”
  • Azione 2.1.A. – Realizzazione di uno studio di fattibilità per la definizione delle prospettive di sviluppo delle politiche di asilo in Italia, compresa un’analisi per l’individuazione del bisogno di accoglienza insoddisfatto.




   
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