Notizie

2009 - Dalle Prefetture

03.11.2009

Arezzo, un protocollo per garantire alle famiglie islamiche la macellazione secondo i rituali del Ramadan

Firmato questa mattina, presso la prefettura di Arezzo, un protocollo d’intesa che regolerà la macellazione rituale islamica in provincia di Arezzo.

La popolazione di culto islamico in provincia di Arezzo ammonta a novemila persone e costituisce una presenza stabile.
Per questo, nella consapevolezza che le pratiche religiose possono offrire l’occasione di reciproca conoscenza e agevolare il  processo di integrazione, si è voluto rivolgere l’attenzione su un fenomeno, quello della macellazione secondo rituali religiosi, che fino ad ora si è svolto prevalentemente al di fuori dei controlli sanitari previsti e sul quale anche la Regione Toscana è intervenuta con una legge dell’agosto scorso.

Dopo diversi incontri in prefettura, nell’ambito del Consiglio territoriale dell’Immigrazione con la collaborazione delle Associazioni rappresentative degli immigrati, è stata definita la modalità per produrre le carni secondo i dettami religiosi islamici. 
La procedura vede il coinvolgimento attivo, sotto il coordinamento della prefettura, del servizio veterinario della ASL8, delle associazioni di categoria degli allevatori e dei commercianti della provincia e delle zone socio-sanitarie. La collaborazione tra questi soggetti  consentirà di coniugare il rispetto delle regole con le necessità delle pratiche religiose, affrontando la questione sia dal punto di vista della domanda (famiglie ed associazioni), che da quello dell’offerta (macelli, macellerie, allevatori, enti locali, servizi sanitari).

Quest’anno la festa islamica ID AL KABIR o Festa Grande o Festa del Sacrificio, evento religioso legato al Ramadan, cadrà il 29 novembre. Grazie a questa intesa, le famiglie di fede musulmana potranno consumare carni provenienti da macellazioni sicure, in quanto garantite dai controlli sanitari svolti dalla Asl, che per l’occasione intensificherà il proprio lavoro, e nel rispetto del dettame religioso.