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Notizie

2009 - Ministro Roberto Maroni

04.11.2009

Per Maroni sicurezza al primo posto nell'agenda del governo

È l'obiettivo del ministro dell'Interno, intervenuto al convegno 'Nell'Italia che cambia un modello concreto di sicurezza' organizzato dal sindacato di polizia. Richieste risorse aggiuntive per oltre 1 miliardo di euro

Risorse aggiuntive per la sicurezza «inderogabili e irriducibili» per 1 miliardo e 100 milioni di euro. Queste le somme in più rispetto a quelle già a disposizione richieste dal ministro dell'Interno Roberto Maroni al presidente del Consiglio Berlusconi, come ha detto lo stesso ministro intervenuto questa mattina, a Roma, al convegno 'Nell’Italia che cambia un modello concreto di sicurezza' organizzato dal sindacato di polizia (Sp) presso la Sala conferenze di Montecitorio. In platea anche il capo della Polizia Antonio Manganelli.

«Si ipotizzano - ha detto Maroni - 4 o 5 miliardi di euro dallo scudo fiscale». «La sicurezza deve essere al primo posto nell'agenda del Governo», ha sottolineato, annunciando il proprio impegno in questo senso in Parlamento, attualmente alle prese con la finanziaria per il prossimo anno. 

Da un lato le politiche per la sicurezza, dall'altro i risultati raggiunti, ribaditi da Maroni: sul fronte immigrazione, sbarchi a Lampedusa diminuiti del 92% grazie all'attuazione dell'accordo con la Libia e ad una pratica dei respingimenti rispettosa del diritto internazionale; l'attacco ai patrimoni mafiosi con sequestri per 5,3 miliardi di euro tra mobili e immobili dall'inizio della XVI legislatura; già disponibili 100 dei 700 milioni confluiti nel Fondo unico giustizia; 'reati di strada' in calo del 13% tra il 2007 e il 2008.

A proposito di strategie per la sicurezza, il ministro ha affrontato il tema degli osservatori volontari per la sicurezza, mettendo in guardia da giudizi affrettati. La legge prevede, infatti, ha ricordato il ministro, un regime transitorio di 6 mesi e introduce regole molto rigide «per arginare un fenomeno che stava dilagando» tanto che «i Rambo e i Superman che si vedono in giro non ci saranno più».

Quanto al futuro del modello sicurezza, l'idea di un'unica forza di polizia sotto un'unica guida piace al ministro dell'Interno, che ha affermato di voler «mettere mano alla legge 121, per adeguarla ai tempi visto che è una legge che ha 30 anni. E io sono favorevole ad un modello di Forze di polizia unificate, sotto un'unica guida». Anche perché si tratta, ha spiegato Maroni, di un modello «che garantisce economia ed efficienza», adottato, del resto, da altre democrazie europee, come Francia e Spagna.





   
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