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Normativa : Commissione UE: approvate le modifiche per l'armonizzazione delle direttive sull’asilo
(22/10/09)

Per armonizzare il sistema di asilo nei 27 Stati membri UE la Commissione ha adottato ieri, 21 ottobre, una proposta del Commissario Barrot di modifica delle direttive in tema di protezione internazionale.


Nel 2008 le richieste di asilo in Europa sono state circa 240.000. Per 193.690 nuove richieste è stata adottata una decisione che nel 73% dei casi è stata negativa. La maggior parte dei rifugiati viene dall’ Iraq, dalla Russia, dalla Somalia, dalla Serbia e dall’ Afghanistan. La Francia ha ricevuto il maggior numero di richieste - 41.800 - seguita da Regno Unito, Germania, Svezia, Grecia, Belgio e Paesi Bassi. Malta e Cipro hanno il maggior numero di richiedenti asilo pro capite.

Tra i 27 Stati membri ci sono ancora notevoli differenze nel tasso di accettazione della richieste di asilo. Ad esempio i ceceni non ricevono protezione da tutti gli Stati UE ma solo in alcuni. Questo porta al cosiddetto fenomeno dell’ "asylum shopping” e i richiedenti asilo si spostano da un Paese a un altro dove sono sicuri che sarà riconosciuta la loro domanda di protezione. Tale trasferimento è vietato dalle normative europee che prevedono, ai sensi della convezione e del regolamento cosiddetto "Dublino", che la domanda di asilo deve essere presentata nel primo paese di ingresso.

La proposta del Commissario Barrot mira proprio a superare queste differenze al fine di migliorare i livelli di accoglienza e protezione in tutti gli Stati e di eliminare la disparità fra i Paesi e favorire una più equa ripartizione della richieste. Le nuove norme propongono di determinare a sei mesi il periodo di tempo per la definizione delle richieste di protezione, di semplificare le procedure e migliorare quelle rivolte alle persone più vulnerabili e facilitare l'accesso dei rifugiati alla protezione sociale, alle cure mediche e al mercato del lavoro.

“I richiedenti asilo devono poter avere la stessa opportunità di essere accettati o rifiutati in tutti i paesi Ue”, ha spiegato il commissario Barrot. Le norme proposte che tendono a migliorare e chiarire le regole per accoglierli serve, prosegue Barrot “a offrire loro protezione ma al tempo stesso a combattere gli abusi”, sbarrando la strada agli scafisti perché “non è accettabile che ci siano persone che rischiano la vita su imbarcazioni di fortuna sperando di ottenere poi lo status di rifugiato”.

Dopo l’approvazione del pacchetto di proposte, la valutazione spetta al Consiglio e al Parlamento ma si ritiene che, se le nuove regole verranno adottate, nel 2012 non ci saranno più differenze fra gli stati.

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