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Fondo Europeo per i Rimpatri

Il Fondo Europeo per i Rimpatri - per il periodo 2008/2013 - nasce, quale fondo di nuova istituzione nell’ambito del programma ‘Solidarity and Management of Migration Flows’ e viene formalmente istituito con decisione n. 575/2007/Ce del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 maggio 2007.

L’obiettivo generale del fondo è sostenere gli sforzi compiuti dagli Stati membri per migliorare la gestione dei rimpatri in tutte le sue dimensioni, sulla base del principio di una possibile gestione integrata del problema (rimpatri forzati e rimpatri volontari assistiti).

Gli obiettivi del fondo mirano a:
• introdurre una gestione integrata dei rimpatri e migliorarne l’organizzazione e l’attuazione da parte degli Stati membri;
• rafforzare la cooperazione tra Stati membri nel quadro della gestione integrata dei rimpatri e della loro attuazione;
• promuovere un’applicazione efficace e uniforme delle norme comuni concernenti il rimpatrio, conformemente all’evoluzione della politica condotta in tale settore;
• predisporre un’ampia gamma di misure per incoraggiare programmi di rimpatrio volontario dei cittadini di paesi terzi e, se necessario, operazioni di rimpatrio forzato per tali persone, nel pieno rispetto dei principi umanitari e della loro dignità.

Il Fondo Europeo per i Rimpatri consentirà di fruire:

per il periodo 2008-2013 di ca. 71.063.000,00 euro e, in particolare:

per il 2008 di euro 5.867.000,57

e, in previsione,
per il 2009 di euro 6.029.000,00
per il 2010 di euro 8.476.000,00
per il 2011 di euro 12.020.000,00
per il 2012 di euro 17.621.000,00
per il 2013 di euro 21.050.000,00

La gestione dei fondi europei
Il contributo finanziario offerto dal fondo assume la forma di sovvenzione e prevede il co-finanziamento da parte dello Stato membro che ne fruisce.
Sulla scorta dei fondi strutturali la gestione dei fondi si impernia su due punti fondamentali:
• la programmazione pluriennale e annuale con la quale si prospettano le azioni che ci si propone di realizzare e i relativi costi
• la predisposizione di un’organizzazione amministrativa ad hoc rispondente, secondo i dettami europei, a uno specifico 'sistema di gestione e di controllo' rigidamente sorretto dai principi di definizione delle funzioni e dei compiti degli organismi coinvolti nella gestione e nel controllo; di separazione delle funzioni; di dotazione di risorse adeguate; di sistemi di contabilità affidabili; di sistemi di informazione e monitoraggio.

L'architettura del sistema di gestione del fondo europeo per i rimpatri

La medesima decisione comunitaria n. 575/2007/EC ha fissato anche i criteri per l’organizzazione dei sistemi di gestione e di controllo, nonché norme di gestione amministrativa e finanziaria dei progetti che fruiscono del co-finanziamento dei fondi. Tali documenti programmatici e organizzatori, propedeutici all’ammissione dello Stato al contributo europeo, hanno già passato il vaglio della Commissione europea.
L'architettura del sistema di gestione del fondo europeo per i rimpatri si articola in tre unità:
• l’autorità responsabile della gestione del programma pluriennale e annuale e interlocutore unico della commissione
• l’autorità di certificazione che certifica che le dichiarazioni di spesa risultino da sistemi di contabilità affidabili e siano basate su documenti giustificativi verificabili (tracciabilità dei dati)
• l’autorità di audit che dispone controlli finalizzati ad accertare il corretto funzionamento del sistema di gestione e di controllo.

Autorità responsabile

Nell’ambito del ministero dell’Interno, l'autorità responsabile è il dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione, Direzione centrale per i servizi civili per l’immigrazione e l’asilo. 
La predetta autorità responsabile ha provveduto all’elaborazione e alla stesura del programma pluriennale 2008/2013 e del programma annuale per il fondo europeo per i rimpatri tenendo conto sia delle priorità indicate dall’Europa, sia delle esigenze del territorio.

Il programma pluriennale e il programma annuale 2008 relativi al fondo europeo per i rimpatri presentati dall'Italia sono stati formalmente approvati dalla Commissione europea (decisione n. C(2008)8445 def. Del 19 dicembre 2008). L’importo del contributo comunitario ammonta a 5.867.000,57 euro per l’anno 2008.

Il dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione del ministero dell'Interno, Direzione centrale per le politiche dell’immigrazione e dell’asilo, ha già avviato tutte le procedure necessarie all’attuazione del fondo, mentre è in corso di approvazione la programmazione presentata per l’anno 2009.


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Ministero dell'Interno