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Comunicati stampa

Ministero dell'Interno, 26.09.2009

Immigrazione clandestina. Mantovano: settori della magistratura praticano boicottaggio ideologico



Nega la realtà chi sostiene che in materia di immigrazione clandestina i p.m. e i giudici stiano semplicemente interpretando la legge, e che doverosamente sollecitano l’esame della Consulta su norme che ritengono incostituzionali. Non si può tirare il sasso e nascondere la mano: quanto sta accadendo cade sotto il nome di “boicottaggio”, ha motivazioni ideologiche e finalità politiche, e contrasta con i più elementari doveri deontologici. Non sono in discussione l’autonomia e l’indipendenza valutativa del magistrato: è in discussione che correnti sinistre della magistratura associata si riuniscano – è accaduto a Lampedusa – per decidere come vanificare una legge e come far saltare il sistema di prevenzione e di contrasto della clandestinità; è in discussione che nei giorni immediatamente successivi a tale riunione procure e giudici in varie zone d’Italia inondino contestualmente la Corte costituzionale di eccezioni di illegittimità, o – peggio – disapplichino direttamente le nuove disposizioni; è in discussione che tutto ciò – non la legge sicurezza – stia provocando la paralisi del sistema. Csm e Anm invocano la Costituzione? Ricordino che il primo articolo della Costituzione riconosce la sovranità al popolo, non alle toghe, e che l’esercizio della sovranità compete al Parlamento, non all’invenzione o alla disapplicazione di norme per via giurisdizionale.




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