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Martedì 08 Settembre 2009 Chiudi chiudi finestra
ROMA - Non si preoccupa della partenza al rallentatore, Sergio Briguglio, esperto fra i maggiori di legislazione sugli immigrati, con una ponderosa banca dati sul sito web www.stranieriinitalia.it. «E’ un problema psicologico: la gente sa che c’è tempo e rinvia l’incombenza della domanda. Alla fine ci sarà un picco. Anche se sarebbe meglio preoccuparsi ora, per non trovare “code informatiche” a fine mese». I giornali e la rete pullulano di guide e di consigli ad uso del datore di lavoro. «Ma ci sono domande che reclamano ancora una risposta»
Per esempio?
«La legge prevede che il rapporto di lavoro debba essere in corso all’atto della presentazione della domanda. Ma tra il giorno della presentazione e l’accoglimento concreto della stessa possono passare anche due anni. Il rapporto dovrà proseguire ininterrotto tra le due date o potra’ essere legittimamente sospeso? Sarebbe necessario chiarirlo con una circolare, perché nel caso che la domanda non venisse accolta, la prosecuzione del rapporto potrebbe essere un’aggravante, ai danni del datore di lavoro. Ma c’è dell’altro».
Avanti pure.
«Il problema del passaporto. Si prevede che valga anche quello scaduto. Ma come comportarsi con chi ne è privo? Certo non farebbe in tempo ad ottenerne un altro dalla propria ambasciata entro il 30 settembre. Per i richiedenti asilo il ministero ha chiarito che si potrà fare riferimento ai dati della ricevuta della domanda fatta in Questura. Bisognerebbe estendere la soluzione adottata al caso generale, ad esempio stabilendo che sia sufficiente dimostrare di aver richiesto il passaporto».
Altri dubbi ancora?
«Sì. Ci sono stranieri che hanno un permesso di soggiorno per ragioni di studio, oppure per richiesta di asilo politico o per altri motivi. E’ possibile regolarizzare rapporti di lavoro intrapresi con costoro. Non e’ chiaro, pero’, se, al pari di coloro che soggiornano illegalmente, possano ottenere anche il rilascio di un permesso di soggiorno (certamente piu’ ambito) per lavoro. Logica vorrebbe che possano ottenerlo: hanno più titolo di chi è del tutto irregolare».
C.G.