Novitˆ europa – 19 gennaio 2009

Regione Piemonte- IRES Piemonte-ASGI

http://www.piemonteimmigrazione.it/news.asp?IDSezione=2

 

a cura di

Chiara Favilli

 

 

GIURISPRUDENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA                                                  2

Doppio cognome e circolazione dei cittadini europei                                               2

POLITICHE MIGRATORIE                                                                                                       2

Lo Spazio di libertˆ e sicurezza in attesa del Trattato di Lisbona                         2

Conclusioni sullĠapproccio globale in materia di immigrazione                           3

Rafforzamento della politica migratoria dellĠUnione europea                               3

Carta blu e rilascio del permesso di soggiorno                                                             3

Proposta di direttiva sul rilascio di un singolo permesso di soggiorno              3

RELAZIONI ESTERNE                                                                                                                3

Conferenza euro-africana sullĠimmigrazione                                                                 3

Eliminati i controlli alle frontiere terrestri con la Svizzera                                       4

CITTADINANZA EUROPEA                                                                                                   4

Conclusioni sullĠÒabusoÓ del diritto alla libera circolazione delle persone      4

Passaporti biometrici                                                                                                                 4

Relazione sullĠattuazione della direttiva 2004/38/CE                                                4

ASILO                                                                                                                                                   5

Estensione dello status di lungo soggiornanti ai beneficiari della protezione internazionale         5

Conclusioni sullĠaccoglienza di rifugiati iracheni                                                        5

LOTTA ALLĠIMMIGRAZIONE ILLEGALE                                                                     5

Pubblicata in Gazzetta la direttiva rimpatri                                                                     5

Pattuglie di vigilanza comuni alle frontiere marittime a pi alto rischio           5

DIRITTI FONDAMENTALI                                                                                                      6

Diritti fondamentali nellĠUE                                                                                                   6

POLITICHE DI INTEGRAZIONE                                                                                           6

Integrazione                                                                                                                                   6

RAZZISMO E DISCRIMINAZIONE                                                                                      6

Decisione quadro su razzismo e xenofobia                                                                    6

STATI MEMBRI                                                                                                                              7

Accordo tra Italia, Grecia, Cipro e Malta per il contrasto all'immigrazione irregolare        7

Fondo per le frontiere esterne 2007-2013 – Italia                                                       7

VARIE                                                                                                                                                  8

Regole comuni per i divorzi ÒtransfrontalieriÓ                                                              8

 


GIURISPRUDENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA

 

Doppio cognome e circolazione dei cittadini europei

Con una sentenza del 14 ottobre 2008 la Corte si  pronunciata per la seconda volta sulla questione dellĠattribuzione del doppio cognome ai figli. Nella causa C‑353/06, Grunkin e Paul, la norma controversa era la legge di diritto internazionale privato tedesca che preclude lĠiscrizione anagrafica dei figli con il doppio cognome. Una coppia tedesca residente in Danimarca aveva infatti iscritto il figlio ivi nato con il cognome di entrambi i genitori. Separatasi e al rientro di uno dei genitori in Germania veniva richiesta lĠiscrizione anche in Germania del nome e cognome cos“ come giˆ registrato in Danimarca. La Corte di Giustizia ritiene che, nonostante il fatto che le norme che disciplinano lĠattribuzione del nome di una persona rientrino nella competenza degli Stati membri, questi ultimi, nellĠesercizio di tale competenza, devono rispettare il diritto comunitario e, in particolare, le disposizioni del Trattato relative alla libertˆ dei cittadini dellĠUnione di circolare e di soggiornare sul territorio degli Stati membri. Secondo la Corte Òil fatto di essere obbligati a portare, nello Stato membro di cui si  cittadini, un cognome differente da quello giˆ attribuito e registrato nello Stato membro di nascita e di residenza  idoneo ad ostacolare lĠesercizio del diritto a circolare e soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri, sancito dallĠart. 18 CE. [É] lla luce delle osservazioni che precedono, occorre risolvere la questione sollevata nel senso che, in circostanze come quelle della causa principale, lĠart. 18 CE osta a che le autoritˆ di uno Stato membro, in applicazione del diritto nazionale, rifiutino di riconoscere il cognome di un figlio cos“ come esso  stato determinato e registrato in un altro Stato membro in cui tale figlio – che, al pari dei genitori, possiede solo la cittadinanza del primo Stato membro –  nato e risiede sin dalla nascitaÓ.

 

 

POLITICHE MIGRATORIE

 

Lo Spazio di libertˆ e sicurezza in attesa del Trattato di Lisbona

Il 25 settembre 2008 il Parlamento europeo ha adottato una Risoluzione comune sui progressi compiuti nella costruzione dello Spazio di libertˆ, giustizia e sicurezza. Il Parlamento ha cos“ stilato un elenco delle prioritˆ alle quali andrebbero applicate le disposizioni previste dal Trattato di Lisbona, in attesa della sua ratifica. Ci˜ consentirebbe al Parlamento di avere voce in capitolo, se non pari poteri rispetto al Consiglio, nella definizione di norme riguardo a diritti fondamentali e la cittadinanza, politica di immigrazione e di asilo, protezione delle frontiere e spazio giudiziario. In proposito, il Parlamento si dice convinto che, nell'attuale fase transitoria verso la conclusione della ratifica del nuovo Trattato, sia necessario adottare prima della fine del 2009 alcune misure generali che, anche se ispirate al Trattato di Lisbona, possono ancora essere adottate in base ai trattati esistenti. Chiede pertanto di avviare, sin da ora, il processo di determinazione della prioritˆ per il futuro programma pluriennale AFSJ (2010-2014), affiancare il Parlamento europeo nel suo dialogo con i parlamenti nazionali sulle prioritˆ per il periodo 2010-2014 e concordare con il Parlamento una lista di misure che potrebbero o dovrebbero essere adottate in prioritˆ prima dell'entrata in vigore del trattato e, in ogni caso, prima della fine del presente mandato.

 

Conclusioni sullĠapproccio globale in materia di immigrazione

Il Consiglio GAI del 27-28 novembre 2008 ha concordato delle conclusioni (doc. Cons. 16041/08) relative allĠattuazione dellĠapproccio globale allĠimmigrazione e alla cooperazione con i Paesi di origine e di transito. Queste conclusioni, che danno seguito alla Comunicazione della Commissione sul rafforzamento dellĠapproccio globale allĠimmigrazione, contengono una valutazione di quanto raggiunto sino ad oggi e formulano una strategia per il futuro. Le conclusioni sono poi state formalmente approvate nel Consiglio affari generali e relazioni esterne del 8-9 dicembre 2008.

 

Rafforzamento della politica migratoria dellĠUnione europea

La Commissione europea ha adottato lo scorso 8 ottobre 2008 un pacchetto di atti: la comunicazione Rafforzare lĠapproccio globale in materia di immigrazione: aumentare il coordinamento, la coerenza e le sinergie, COM(2008)611; un rapporto (destinato alla Conferenza ministeriale del 2008 sullĠintegrazione) e una relazione sullĠattuazione della direttiva 2003/86/CE sul diritto al ricongiungimento familiare (COM(2008)0610). Le proposte si basano sui principi contenuti nella comunicazione Una politica di immigrazione comune per lĠEuropa: principi, azioni e strumenti, COM(2008)359 e costituiscono il primo passo delle azioni che saranno proposte che saranno anche adottate sulla base del programma condiviso nel Patto europeo sullĠimmigrazione e lĠasilo.

 

Carta blu e rilascio del permesso di soggiorno

Il Parlamento europeo ha accolto favorevolmente due proposte legislative: una sul rilascio della "carta blu", un permesso di soggiorno per lavoratori extra-UE altamente qualificati, e sui relativi diritti sociali e una sulla procedura unica di domanda di rilascio del permesso di soggiorno. Le relazioni di Ewa Klamt e di Patrick Gaubert sono state approvate nella seduta del 20 novembre 2008.

 

Proposta di direttiva sul rilascio di un singolo permesso di soggiorno

Il Consiglio GAI del 27-28 novembre 2008 ha preso atto dei progressi conseguiti sulla proposta che stabilisce unĠunica procedura per un unico permesso di permesso di soggiorno per i cittadini di Paesi terzi che soggiornino e lavorino in uno Stato membro e su un elenco di diritti comuni per i lavoratori di Paesi terzi regolarmente soggiornanti in uno Stato membro. Considerando i significativi progressi nel negoziato  stato possibile raggiungere un ampio consenso sul testo che dovrebbe essere adottato prima possibile sotto la nuova Presidenza.

 

 

RELAZIONI ESTERNE

 

Conferenza euro-africana sullĠimmigrazione

La Presidenza ha presentato al Consiglio GAI del 27-28 novembre 2008 i risultati della seconda conferenza ministeriale euro-africana sullĠimmigrazione e lo sviluppo tenutasi a Parigi il 25 novembre 2008. Il Consiglio ha apprezzato la dichiarazione finale della Conferenza che prevede un programma di cooperazione triennale articolato in settori di azione e misure operative per il periodo 2009-2011, centrato su tre aspetti del piano dĠazione adottato nella prima conferenza tenutasi a Rabat nel luglio 2006: immigrazione legale, lotta allĠimmigrazione illegale, immigrazione e sviluppo (doc. Cons. 16149/08).

 

Eliminati i controlli alle frontiere terrestri con la Svizzera

(Fonte European Commission Rapid) Dal 12 dicembre 2008 sono stati eliminati i controlli alle frontiere terrestri tra la Svizzera e i 24 Paesi che fanno giˆ parte dello spazio Schengen. Contestualmente la Svizzera aderisce anche al sistema Dublino, che stabilisce i criteri di determinazione dello Stato membro competente per l'esame di una domanda di asilo. Dopo l'allargamento dello spazio Schengen a 9 nuovi Paesi (Estonia, Repubblica ceca, Lituania, Ungheria, Lettonia, Malta, Polonia, Slovacchia e Slovenia) il 21 dicembre 2007, anche la Svizzera ha ora aderito: i viaggiatori potranno spostarsi pi velocemente e facilmente tra gli Stati membri dello spazio Schengen e la Svizzera, mentre i cittadini di Paesi terzi potranno viaggiare muniti di un visto Schengen senza pi bisogno dei diversi visti nazionali. L'adesione della Svizzera  stata preceduta dalla sua connessione al Sistema d'informazione Schengen, che consente lo scambio di dati su persone ricercate, disperse e cui  vietato l'ingresso, nonchŽ sui beni perduti e rubati.  I ministri della Giustizia e degli Affari interni hanno concluso, in novembre, che la Svizzera aveva soddisfatto i criteri previsti dall'acquis. Nel marzo 2009 dovrebbero essere eliminati anche i controlli alle frontiere aeree.

 

 

CITTADINANZA EUROPEA

 

Conclusioni sullĠÒabusoÓ del diritto alla libera circolazione delle persone

Il Consiglio GAI del 27-28 novembre 2008 ha adottato delle conclusioni sottolineando lĠimportanza per gli Stati membri di proteggere il diritto alla libera circolazione dagli abusi determinati, tra lĠaltro, dallĠimmigrazione illegale. Il Consiglio riprenderˆ il dibattito alla luce della relazione della Commissione sullĠapplicazione della direttiva  2004/38/CE e del lavoro che la Commissione intende attuare per identificare le difficoltˆ relative allĠattuazione della direttiva e le linee guida che saranno individuate per lĠapplicazione della direttiva.

 

Passaporti biometrici

Approvando con 594 voti favorevoli, 51 contrari e 37 astensioni un maxi-emendamento di compromesso concordato col Consiglio, il Parlamento europeo ha adottato una modifica dell'attuale regolamento sulle norme minime di sicurezza dei passaporti che giˆ prevede l'applicazione di un microprocessore che contenga elementi di identificazione biometrica (tratti facciali e impronte digitali). Il compromesso precisa che il microchip dovrˆ essere Çaltamente protettoÈ e che dovranno essere rilevate Çdue impronte digitali, prese a dita piatteÈ, in formato interoperativo. Le nuove disposizioni sulle impronte digitali si applicheranno a partire dal 28 giugno 2009. Da allora i passaporti dei cittadini europei dovranno includere due impronte digitali in un microchip. Il regolamento esenta i minori di 12 anni da quest'obbligo, prevedendo la revisione di tale soglia alla luce di uno studio sull'affidabilitˆ delle impronte dei bambini. Per una maggiore tutela di questi ultimi,  prevista l'applicazione del principio "una persona, un passaporto", rinunciando alla prassi di iscriverli sui documenti di viaggio dei genitori.

 

Relazione sullĠattuazione della direttiva 2004/38/CE

(Fonte European Commission Rapid) La Commissione ha adottato una relazione sullĠapplicazione della direttiva 2004/38/CE relativa al diritto dei cittadini dell'Unione e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente sul territorio degli Stati membri. La relazione giunge alla conclusione che il recepimento della direttiva  nel complesso piuttosto deludente e delinea le iniziative previste dalla Commissione affinchŽ gli Stati membri migliorino le loro leggi e pratiche amministrative in modo da evitare che siano lesi i diritti dei cittadini dellĠUE. [É]

 

 

ASILO

 

Proposte di modifica del sistema comune europeo d'asilo

(Fonte European Commission Rapid) La Commissione europea ha adottato le proposte di modifica di tre degli strumenti legislativi vigenti nell'ambito del sistema comune europeo d'asilo: la direttiva relativa allĠaccoglienza dei richiedenti asilo COM(2008)815; il regolamento Dublino che stabilisce lo Stato membro competente per l'esame di una domanda d'asilo COM(2008)820; il regolamento che istituisce Eurodac, la banca dati contenente le impronte digitali dei richiedenti asilo, che agevola l'applicazione del regolamento Dublino COM(2008)825. Queste modifiche sono le prime proposte concrete presentate dalla Commissione per attuare il Piano strategico sull'asilo e il Patto europeo sullĠimmigrazione e lĠasilo. [É]

Per ulteriori informazioni sulle tre proposte, consultare le note informative Memo/08/758, Memo/08/759, Memo/08/760

 

Estensione dello status di lungo soggiornanti ai beneficiari della protezione internazionale

Il Consiglio GAI del 27-28 novembre 2008 ha tenuto un dibattito su questa proposta volta a modificare ed estendere lĠambito di applicazione della Direttiva 2003/109/CE. La Presidenza ha notato che tutte le delegazioni eccetto una hanno approvato la proposta ma dato che occorre lĠunanimitˆ dovranno proseguire i negoziati per permetterne lĠadozione.

 

Conclusioni sullĠaccoglienza di rifugiati iracheni

Dopo le conclusioni adottate il 24 luglio e il 25 settembre 2008 il Consiglio ha tenuto una missione in Siria e Giordania dal 1 al 6 novembre 2009 per valutare le possibilitˆ di reinsediamento dei rifugiati iracheni nei Paesi membri disponibili ad accoglierli e ne ha discusso nellĠambito del Consiglio GAI del 27-28 novembre 2008.

 

 

LOTTA ALLĠIMMIGRAZIONE ILLEGALE

 

Pubblicata in Gazzetta la direttiva rimpatri

é stata pubblicata nella GUUE del 24 dicembre 2008 la Direttiva 2008/115/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2008, recante norme e procedure comuni applicabili negli Stati membri al rimpatrio di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno  irregolare.

 

Pattuglie di vigilanza comuni alle frontiere marittime a pi alto rischio

Il Parlamento europeo ha approvato il 18 dicembre la relazione di Javier Moreno S‡nchez sulla valutazione e sullo sviluppo futuro dell'Agenzia FRONTEX e del sistema europeo di sorveglianza delle frontiere EUROSUR: la relazione sottolinea anzitutto che l'immigrazione illegale costituisce una sfida comune per l'Europa che richiede una politica europea comune. Invita quindi gli Stati membri a considerarla attraverso un approccio globale che comprenda il rafforzamento dei controlli alle frontiere dell'Unione, la lotta contro l'immigrazione clandestina e il ritorno nel loro paese di origine degli stranieri in situazione irregolare, la lotta contro il lavoro illegale e la tratta degli esseri umani.

 

 

DIRITTI FONDAMENTALI

 

Diritti fondamentali nellĠUE

Il Parlamento europeo ha approvato una relazione dellĠon. Giusto Catania che evidenzia le restrizioni poste alle libertˆ individuali dalla lotta al terrorismo e chiede di agire contro gli incitamenti razzisti e omofobici e le discriminazioni dei rom e delle coppie omosessuali. Particolare attenzione viene rivolta alle donne (discriminazione sul lavoro, violenze e salute sessuale) e ai bambini vittime di sfruttamento e violenze. Viene anche chiesto agli Stati membri di legiferare sul testamento biologico e di promuovere la libertˆ di stampa e le lingue regionali.

 

 

POLITICHE DI INTEGRAZIONE

 

Integrazione

Sulla base della dichiarazione finale approvata alla terza conferenza sullĠintegrazione tenutasi a Vichy il 3-4 novembre 2008, il Consiglio GAI del 27-28 novembre 2008 ha adottato delle conclusioni che sottolineano lĠimportanza che lĠUnione riversa nello sviluppo di una coerente politica di integrazione (Doc. Cons. 15251/08). Il Consiglio ha identificato le seguenti aree prioritarie per il futuro:

                       promozione dei valori europei

                       processo di integrazione

                       accesso allĠoccupazione

                       integrazione delle donne e educazione dei figli

                       dialogo interculturale

                       gestione delle politiche di integrazione

La prima  conferenza sullĠintegrazione si  tenuta a Groningen nel novembre 2004 quando i ministri adottarono i principi comuni sullĠintegrazione sui quali la conferenza di Potsdam del maggio 2007 ha introdotto una nuova dimensione lanciando un dibattito sul dialogo interculturale come mezzo per raggiungere lĠintegrazione. La prossima conferenza si terrˆ in Spagna nel 2010.

 

 

RAZZISMO E DISCRIMINAZIONE

 

Decisione quadro su razzismo e xenofobia

Il Consiglio GAI del 27-28 novembre 2008 ha finalmente adottato dopo un lungo e travagliato negoziato la Decisione quadro 2008/913/GAI sulla lotta contro talune forme ed espressioni di razzismo e xenofobia mediante il diritto penale. Gli Stati avranno due anni per dare attuazione alla decisione quadro a partire dalla sua entrata in vigore.

 

 

STATI MEMBRI

 

Accordo tra Italia, Grecia, Cipro e Malta per il contrasto all'immigrazione irregolare

Il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha concluso al Viminale l'incontro con i colleghi di Cipro, Neoklis Sylikiotis, della Grecia, Attanasio Nakos (Vice ministro dell'Interno) e di Malta, Carmelo Mifsud Bonnici, per definire un piano di azioni condivise di contrasto all'immigrazione irregolare nell'area del Mediterraneo. Una volontˆ comune che si  concretizzata con la firma da parte dei quattro ministri di un documento presentato alla Presidenza di turno dellĠUE per rafforzare la lotta all'immigrazione illegale. Il documento, con il quale si chiede allĠUnione europea di svolgere un maggior ruolo negli accordi bilaterali dei Paesi membri con quelli di provenienza dell'immigrazione, di rafforzare i mezzi di controllo delle frontiere Frontex e di intensificare la lotta al traffico di droga, verrˆ sottoposto ai ministri nellĠambito del primo Consiglio GAI del 2009.

http://www.interno.it/mininterno/export/sites/default/it/sezioni/sala_stampa/notizie/2100_500_ministro/0555_2009_01_13_conferenza_immigrazione_viminale.html

 

Fondo per le frontiere esterne 2007-2013 – Italia

(Fonte European Commission Rapid) La Commissione ha adottato il programma pluriennale 2007-2013 per lĠItalia a titolo del Fondo per le frontiere esterne, per un totale stimato di 211 milioni di euro, insieme con i primi due programmi annuali 2007 e 2008.

LĠItalia ha scelto di attuare tutte e cinque le prioritˆ strategiche del Fondo:

A.    prosecuzione dellĠistituzione graduale del sistema comune integrato di gestione delle frontiere;

B.     sviluppo delle componenti nazionali di un sistema europeo di sorveglianza e/o di una rete europea permanente di pattuglie costiere alle frontiere marittime meridionali;

C.     sostegno al rilascio di visti e alla lotta contro lĠimmigrazione clandestina tramite i servizi consolari degli Stati membri nei paesi terzi;

D.    istituzione dei sistemi informatici necessari allĠattuazione della normativa comunitaria in materia di frontiere esterne e visti (VIS e SIS);

E.     attuazione della normativa comunitaria in materia di frontiere esterne e visti, in particolare del codice frontiere Schengen e del codice europeo dei visti.

Fra i progetti finanziati dai programmi annuali 2007 e 2008 in Italia figurano:

-       Aumento del numero di veicoli e degli strumenti per il controllo delle frontiere terrestri e marittime

-       Realizzazione delle componenti nazionali della rete europea di pattuglie di frontiera nell'Adriatico centrale e settentrionale, Liguria occidentale e Sardegna occidentale

-       Ampliamento della rete in fibra ottica per la trasmissione di informazioni relative al controllo alle frontiere

-       Sviluppo delle capacitˆ di comunicazione satellitare a bordo di mezzi navali della Marina e al Centro di coordinamento nazionale

[É]

 

 

 

 

VARIE

 

Regole comuni per i divorzi ÒtransfrontalieriÓ

Approvando lo scorso 21 ottobre 2008 la relazione di Evelyne Gebhardt, il Parlamento europeo accoglie con favore la proposta della Commissione di istituire un quadro normativo chiaro e completo che comprenda le norme relative alla competenza giurisdizionale, al riconoscimento e allĠesecuzione delle decisioni in materia matrimoniale e le norme sulla legge applicabile, introducendo anche un certo grado di autonomia delle parti. Ma propone una serie di emendamenti, soprattutto per garantire che i coniugi prendano una decisione in modo consapevole. Il Parlamento  solo consultato su questa proposta, mentre a livello di Consiglio, dove  richiesta l'unanimitˆ, la proposta  osteggiata dalla Svezia. Sembra per˜ che almeno 9 Stati membri - Italia, Francia, Spagna, Romania, Austria, Ungheria, Grecia, Slovenia e Lussemburgo - abbiano intenzione di avviare una cooperazione rafforzata in questa materia.