Novità europa – 30 giugno 2007

Regione Piemonte- IRES Piemonte-ASGI

http://www.piemonteimmigrazione.it/RTF/Novità%2030%20giuigno%202007.doc

a cura di

Chiara Favilli

 

POLITICHE MIGRATORIE   2

Nuovo programma di finanziamento in materia di asilo e immigrazione. 2

Statistiche in materia di immigrazione e di asilo.. 2

Sistema di informazione visti 2

POLITICHE DI INTEGRAZIONE   3

Decisione sul Fondo europeo per l’integrazione dei cittadini di Paesi terzi 3

ASILO... 3

Seconda fase del sistema europeo di asilo.. 3

Libro verde in materia di asilo.. 3

Estensione status soggiornanti di lungo periodo ai beneficiari di protezione internazionale. 4

Rapporto sulla valutazione del sistema di Dublino.. 4

CONTRASTO DELL’IMMIGRAZIONE ILLEGALE   4

Rete europea delle pattuglie di frontiera. 4

ACCORDI INTERNAZIONALI  5

Accordi sulla facilitazione del visto e di riammissione tra la Comunità europea e l’Ucraina. 5

Entrata in vigore accordo di riammissione CE-Russia. 5

RAZZISMO E DISCRIMINAZIONE   5

Procedure di infrazione contro 14 Stati membri per violazione direttiva 2000/43/CE.. 6

 


 

POLITICHE MIGRATORIE

Nuovo programma di finanziamento in materia di asilo e immigrazione

La Commissione europea ha lanciato un nuovo programma di cooperazione con i paesi terzi nel campo dell’immigrazione e dell’asilo, con uno stanziamento di 380 milioni di euro per il periodo 2007-2013. Sulla scia del programma precedente, AENEAS, il nuovo programma è inteso a sostenere gli sforzi dei paesi terzi per una migliore gestione dei flussi migratori in tutti i suoi aspetti. Il programma si concentrerà principalmente sui paesi situati lungo le rotte migratorie sudorientali che portano verso l’Unione europea, ma riguarderà anche altre rotte migratorie e le migrazioni sud-sud.

Dal punto di vista sostanziale, il programma contempla tutti gli aspetti fondamentali del fenomeno migratorio:

Si veda:

http://ec.europa.eu/europeaid/projects/migrations/documents_en.htm

 

 

 

Statistiche in materia di immigrazione e di asilo

Il Consiglio GAI del 12 giugno 2007 ha adottato un regolamento sulle statistiche in materia di immigrazione e protezione internazionale. Il Regolamento disciplina la raccolta di dati statistici relativi ai flussi migratori internazionali, agli stock di popolazione straniera, all’acquisizione della cittadinanza italiana, alle richieste ed alle decisioni di asilo, alle misure adottate contro l’immigrazione ed il soggiorno illegali, i rimpatri di immigrati irregolari ed ai permessi di soggiorno rilasciati ai cittadini di Paesi terzi. L’obbiettivo del regolamento è l’armonizzazione dei sistemi statistici, con definizioni comuni basate sulle misure esistenti e quelle che saranno adottate in futuro dalla Comunità. Il regolamento stabilisce un quadro che deve essere completato attraverso l’adozione di regolamenti di esecuzione da parte della Commissione entro il 2008.

http://www.consilium.europa.eu/ueDocs/newsWord/en/jha/94682.doc

 

Sistema di informazione visti

Il Consiglio “Giustizia e affari interni” ha raggiunto lo scorso 12 giugno 2007 un accordo politico sul pacchetto legislativo riguardante il sistema d’informazione visti: il regolamento VIS e la decisione VIS. Il Parlamento europeo aveva votato il pacchetto il 7 giugno scorso. Il regolamento consentirà ai consolati e ad altre autorità competenti di cominciare a usare il sistema per trattare le domande di visto e per controllare i visti. La decisione consentirà invece alla polizia e alle altre autorità di contrasto di consultare i dati, a condizioni di garantire un alto livello di sicurezza. Il sistema d’informazione visti permetterà di immagazzinare dati, in relazione a un massimo di 70 milioni di persone, sui visti per soggiorno o transito nello spazio Schengen. Questi dati comprenderanno anche la fotografia del richiedente e le dieci impronte digitali: il VIS diventerà così il più grande sistema mondiale di impronte digitali. Il sistema comporterà un elevato livello di solidità e sicurezza per garantire che sia sempre disponibile e che ai dati abbiano accesso solo persone autorizzate per scopi consentiti. Non appena sarà operativo, al VIS si collegheranno tutti i consolati degli Stati Schengen che rilasciano visti e tutti i valichi lungo le frontiere esterne.

http://www.consilium.europa.eu/ueDocs/newsWord/en/jha/94682.doc

 

 

POLITICHE DI INTEGRAZIONE

Decisione sul Fondo europeo per l’integrazione dei cittadini di Paesi terzi

È stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la decisione del Consiglio 2007/435/CE, del 25 giugno 2007, che istituisce il Fondo europeo per l’integrazione di cittadini di paesi terzi per il periodo 2007-2013 nell'ambito del programma generale «Solidarietà e gestione dei flussi migratori, in http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2007:168:0018:0036:IT:PDF

 

 

ASILO

Seconda fase del sistema europeo di asilo

Lo scorso 6 giugno 2007 la Commissione europea ha presentato un pacchetto di misure relativo al sistema europeo comune di asilo. Terminata la prima fase come delineata a Tampere nel 1999, la commissione sta conducendo il processo di valutazione,  a partire dal rapporto di valutazione sul sistema Dublino. La seconda fase del sistema di asilo dovrebbe terminare entro il 2010. Prima di proporre nuove misure la Commissione ha deciso di presentare a tutti i soggetti interessati un Libro verde sul futuro sistema europeo di asilo in modo da aprire un ampio dibattito sulla futura architettura del sistema comune europeo. Il pacchetto asilo è costituito anche da una proposta di direttiva volta ad estendere la possibilità di ottenere lo status di lungo soggiornanti da parte dei beneficiari della protezione internazionale.

http://www.ec.europa.eu/commission_barroso/frattini/index_en.htm

 

Libro verde in materia di asilo

Il regime comune europeo in materia di asilo, quale definito dai programmi di Tampere e dell'Aia, era concepito per essere allestito in due fasi. La prima, che comprendeva quattro strumenti giuridici principali, è ultimata. In conformità del programma dell'Aia, gli strumenti della seconda fase dovrebbero essere adottati entro la fine del 2010. Prima di presentare le nuove proposte, la Commissione ha presentato un Libro verde volto a stimolare un ampio dibattito sul futuro assetto del regime europeo comune in materia di asilo, invitando tutte le parti interessate a esprimere il proprio punto di vista e a formulare suggerimenti costruttivi sulla forma che il regime dovrebbe assumere (COM(2007)301 del 6 giugno 2007). Il libro verde illustra in dettaglio un'ampia serie di problematiche da affrontare nella seconda fase, e individua in particolare quattro settori principali nei quali è necessario prendere ulteriori provvedimenti, settori che costituiscono i quattro capitoli principali del testo: strumenti legislativi; misure attuative di accompagnamento; solidarietà e ripartizione degli oneri; dimensione esterna della politica di asilo. Al fine di preparare un'audizione pubblica che si terrà il 18 ottobre 2007, la Commissione invita tutte le parti interessate a inviare i loro contributi per iscritto, non oltre il 31 agosto 2007, all'indirizzo seguente:

 

Unità immigrazione e asilo – "Libro verde in materia di asilo"

Direzione generale Giustizia, libertà e sicurezza

Commissione europea

B-1049 Bruxelles

e-mail: JLS-asile-livre-vert@ec.europa.eu

 

Estensione status soggiornanti di lungo periodo ai beneficiari di protezione internazionale

Per acquisire lo status di soggiornanti di lungo periodo ("status SLP") i cittadini di paesi terzi stabilitisi a titolo duraturo negli Stati membri devono soddisfare le condizioni della direttiva 2003/109/CE del Consiglio, del 25 novembre 2003, relativa allo status dei cittadini di paesi terzi che siano soggiornanti di lungo periodo ("direttiva SLP"). Dal campo d'applicazione di questa direttiva sono al momento esclusi i beneficiari di protezione internazionale, ossia i rifugiati e coloro che godono di protezione sussidiaria. È stata così formulata la proposta di direttiva COM(2007)298 del 6 giugno 2007 volta a modificare la direttiva SLP affinché anche questa categoria possa ottenere lo status SLP alle stesse condizioni degli altri cittadini di paesi terzi. I beneficiari di protezione internazionale sono attualmente esclusi dal campo d'applicazione della direttiva SLP. La modifica proposta vuole colmare questa lacuna per far sì che i cittadini di paesi terzi che hanno ottenuto protezione da uno Stato membro possano: 1) acquisire lo status SLP in quello stesso Stato membro; 2) stabilirsi in un altro Stato membro, e 3) acquisire lo status SLP in questo secondo Stato membro a parità di condizione con gli altri cittadini di paesi terzi.

Rapporto sulla valutazione del sistema di Dublino

La Commissione ha adottato un rapporto sulla valutazione del sistema di Dublino inteso a determinare a quale Stato membro competa l'esame di una richiesta d'asilo presentata da un cittadino di paese terzo sul territorio di uno degli Stati membri, nonché della Norvegia o dell'Islanda (COM(2007)299 del 6 giugno 2007). Fra il settembre 2003 e il dicembre 2005, la pratica di circa 17 000 cittadini di paesi terzi è stata trasferita dall'uno all'altro degli Stati membri per l'esame della loro richiesta. Nel contempo, Eurodac ha individuato che un 12% delle richieste di asilo era stato in realtà introdotto da persone che ne avevano già fatto richiesta in precedenza. Il sistema di Dublino comprende il regolamento di Dublino, il quale elenca i criteri per determinare la competenza e fissa i meccanismi per trasferire le candidature alla concessione dell'asilo, nonché il regolamento Eurodac, che definisce una tecnica di raffronto delle impronte digitali, quale strumento ausiliare per l'applicazione del regolamento di Dublino. Richiesta di valutare il regolamento di Dublino non meno che il regolamento Eurodac dopo tre anni di funzionamento, la Commissione ha deciso di presentare un rapporto complessivo sull'applicazione di questi due strumenti strettamente interconnessi. Seppure riconosca che il sistema di Dublino trovi generalmente applicazione in modo soddisfacente, il rapporto mette in luce determinati aspetti inerenti, da un lato alla corretta applicazione del regolamento, dall'altro all'efficacia delle disposizioni vigenti. Il rapporto chiarisce determinate disposizioni e propone misure concrete per migliorare l'applicazione di entrambi i regolamenti, nonché per accrescerne l'efficacia.

 

 

CONTRASTO DELL’IMMIGRAZIONE ILLEGALE

Rete europea delle pattuglie di frontiera

L'agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell'Unione europea FRONTEX e gli Stati membri interessati hanno varato la rete europea di pattuglie di frontiera. Lo scopo è porre fine all'immigrazione illegale nel Mediterraneo e lungo le coste sud-occidentali dell'Atlantico e individuare situazioni di emergenza in mare, riducendo così la perdita di vite umane. La rete favorirà una cooperazione operativa più coordinata e economicamente efficace tra le autorità nazionali responsabili del pattugliamento delle frontiere marittime esterne degli Stati membri a sud dell'Unione. Il nuovo dispositivo comunitario è stato concepito nell'intento di incentivare la cooperazione e lo scambio di informazioni tra gli Stati membri per potenziare la gestione congiunta delle frontiere marittime dell'Unione. Pensato come una nuova struttura flessibile basata sulla condivisione degli oneri, esso può essere adeguatamente modulato in funzione delle mutevoli esigenze degli Stati membri. Grazie alla rete, tutti gli Stati membri del Mediterraneo e della fascia costiera sud-occidentale dell'Atlantico, Portogallo, Spagna, Francia, Italia, Slovenia, Malta, Grecia e Cipro, potranno mettere a punto un piano generale per condurre operazioni specifiche, tra cui la sorveglianza di singole aree marittime. La rete prevede inoltre centri nazionali di coordinamento preposti alla pianificazione e al coordinamento operativo con gli altri Stati membri nonché alla cooperazione a livello nazionale, con conseguente miglioramento della cooperazione e dello scambio di informazioni tra le differenti autorità nazionali coinvolte nella gestione delle frontiere esterne. Gli Stati membri che partecipano alle attività di pattugliamento nell'ambito della nuova rete non potranno ancora disporre di CRATE (registro centralizzato delle attrezzature tecniche disponibili o "toolbox") messo a disposizione di FRONTEX dai primi mesi del 2007. CRATE non è infatti ancora pronto per l'uso dal momento che devono essere firmati specifici memorandum d'intesa tra FRONTEX e gli Stati membri coinvolti. Ciascuno Stato membro partecipante dovrà pertanto mettere in campo le proprie risorse.

http://www.ec.europa.eu/commission_barroso/frattini/index_en.htm

 

ACCORDI INTERNAZIONALI

Accordi sulla facilitazione del visto e di riammissione tra la Comunità europea e l’Ucraina

Lo scorso 18 giugno è stato firmato l’accordo tra la Comunità europea e l’Ucraina in materia di visti e di riammissione. L’accordo sulla facilitazione nel rilascio dei visti facilita le procedure per i visti di breve durata per i cittadini ucraini. Tra le misure concordate vi è quella di un termine di 10 giorni entro i quali la decisione di rilascio del visto deve essere adottata, semplificando i documenti necessari quando si richiede un visto e limitando le tasse applicate dagli Stati Schengen a 35 €. L’accordo sulla riammissione prevede obblighi e procedure per le autorità sia ucraine sia degli Stati membri relativamente a quando e come riammettere persone che sono residenti illegalmente nei loro territori. I due accordi entreranno in vigore quando entrambe le parti avranno completato le loro procedere interne di ratifica, probabilmente prima della fine dell’anno.

 

http://www.ec.europa.eu/commission_barroso/frattini/index_en.htm

 

Entrata in vigore accordo di riammissione CE-Russia

È entrato ufficialmente in vigore l’accordo tra la Comunità europea e la Federazione russa riguardante la riammissione delle persone che risiedono senza permesso di soggiorno.

http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2007:156:0037:0037:IT:PDF

RAZZISMO E DISCRIMINAZIONE

Procedure di infrazione contro 14 Stati membri per violazione direttiva 2000/43/CE

La Commissione ha inviato un parere motivato a 14 Stati membri chiedendo il rispetto integrale della direttiva 2000/43/CE sulla parità di trattamento per motivi di razza e origine etnica. I Paesi interessati sono Spagna, Svezia, Repubblica Ceca, Estonia, Francia, Irlanda, Regno Unito,  Grecia, Italia, Lettonia, Polonia, Portogallo, Slovenia e Slovacchia. Si tratta del secondo atto della Commissione della fase non contenziosa della procedura di infrazione, preceduto dalla lettera di contestazione della Commissione alla quale gli Stati possono replicare con proprie osservazioni. I Paesi interessati hanno due mesi per conformarsi a quanto precisato nel parere motivato, dopo di che la Commissione potrà ricorrere alla Corte di Giustizia attivando la fase contenziosa del procedimento di infrazione. Gli aspetti inclusi nei diversi pareri motivati comprendono: limitato ambito di applicazione; definizioni di discriminazione; non conformità degli strumenti giuridici di tutela delle vittime di discriminazione. La Commissione mantiene un potere discrezionale in tutta la procedura potendo scegliere anche di non ricorrere alla Corte o, al contrario, di procedere sino in fondo addirittura con la richiesta di sanzioni pecuniarie in caso di mancata ottemperanza ad una prima sentenza di accertamento dell’inadempimento (artt. 226-228 T CE).

http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/07/928&format=HTML&aged=0&language=EN&guiLanguage=en

 

Per seguire lo sviluppo del procedimento di infrazione si veda:

http://ec.europa.eu/community_law/index_en.htm