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Notizie

Dalle Prefetture - 2010

15.12.2010

A Forlì-Cesena firmato un protocollo per il test di italiano dei richiedenti il permesso di soggiorno di lungo periodo



In un protocollo d’intesa sottoscritto ieri tra la prefettura di Forlì-Cesena e l’Ufficio scolastico regionale, presentato nell’ambito del Consiglio territoriale per l’immigrazione della provincia, sono stati definiti gli aspetti organizzativi e procedurali per lo svolgimento del test di conoscenza della lingua italiana da parte dei richiedenti il permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo.

La prova, obbligatoria dopo l’entrata in vigore lo scorso 9 dicembre del decreto interministeriale del 4 giugno 20101 adottato dai ministeri dell’Interno e dell’Istruzione, dell’università e della ricerca, potrà essere sostenuta fin dalle prime settimane del 2011, sia con modalità informatizzate che tradizionali, presso il Centro territoriale permanente ITC ‘Matteucci’ di Forlì e il Centro territoriale permanente ‘Anna Frank’ di Cesena.

Non sarà necessario effettuare i test nel caso in cui il richiedente sia in possesso di:

• attestati o titoli che certifichino la conoscenza della lingua italiana ad un livello non inferiore al livello A2 del Quadro comune di riferimento europeo per la conoscenza delle lingue approvato dal Consiglio d’Europa, rilasciato dagli enti certificatori riconosciuti dal ministero degli Affari esteri e da quello dell’Istruzione, dell’università e della ricerca: Università degli studi Roma Tre, Università per Stranieri di Perugia, Università per Stranieri di Siena, Società Dante Alighieri;
• titoli di studio o titoli professionali (diploma di scuola secondaria italiana di primo o secondo grado, oppure certificati di frequenza relativi a corsi universitari, master o dottorati);
• riconoscimento del livello di conoscenza della lingua italiana non inferiore al livello A2 nell’ambito dei crediti maturati per l’accordo di integrazione;
• attestazione che l’ingresso in Italia è avvenuto ai sensi dell’art. 27, co. 1 – lett. a), c), d), q) – del T.U. sull’immigrazione;
• certificazione, rilasciata da una struttura sanitaria pubblica, nella quale sia dichiarato che lo straniero è affetto da gravi limitazioni alla capacità di apprendimento linguistico derivanti dall’età, da patologie o handicap.

Grazie all’accordo siglato ieri, la prefettura potrà ricevere le istanze presentate dai richiedenti con procedura telematica, per poi avviare la complessa procedura di verifica della conoscenza della lingua italiana in vista del procedimento amministrativo per il rilascio della carta di soggiorno.





   
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