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Notizie

2010 - Ministro Roberto Maroni

22.12.2010

Disposta la proroga di 6 mesi per i lavoratori interinali del Viminale

Lo ha annunciato il ministro Maroni durante il question time alla Camera, dove ha riferito anche in materia di espulsioni. Allo studio misure da introdurre nel ddl sicurezza per rispondere alla sentenza della Consulta sugli immigrati irregolari indigenti. Domani informativa sui fatti del 14 dicembre

Sono prorogati di 6 mesi i contratti a tempo determinato dei 650 lavoratori interinali assunti nel 2008 dal ministero dell'interno e impiegati negli uffici immigrazione delle questure e negli Sportelli unici per l'immigrazione delle prefetture.

Lo ha annunciato il ministro dell'Interno Roberto Maroni oggi pomeriggio alla Camera dei deputati nel corso del question time durante il quale ha risposto anche a un'interrogazione sull'effettività delle espulsioni degli immigrati irregolari relativa alla recente sentenza della Corte costituzionale che dichiara illegittimo l'articolo 14, comma 5-quater, del Testo unico sull'immigrazione (decreto legislativo n.286/1998) nella parte in cui non dispone che l'inottemperanza dell'immigrato clandestino all'ordine di allontanamento sia punita solo nel caso in cui avvenga «senza giustificato motivo». Tra i giustificati motivi la Consulta indica, in particolare, lo stato di indigenza che renderebbe non punibile la condotta dell'immigrato che si trattiene in Italia nonostante il provvedimento di espulsione.

Lavoratori interinali

Maroni ha spiegato che il rinnovo dei contratti interinali è stato deciso questa mattina dal Consiglio dei ministri nell'ambito del decreto legge 'milleproroghe'.   

Il ministro, che domani mattina sarà di nuovo alla Camera per un'informativa «aggiornata ai fatti di oggi» sugli scontri avvenuti a Roma il 14 dicembre, ha ricordato, dati alla mano, che le misure organizzative adottate per migliorare l'operatività degli uffici anche con l'assunzione dei lavoratori interinali funzionano.
 
Nel 2009 sono stati rilasciati 242.000 permessi di soggiorno, a fronte dei 169.000 del 2008, con un aumento di produttività del 43%. Sempre nel 2009, sono stati rinnovati 528.000 titoli di soggiorno, più del 50% rispetto ai 386.000 del 2008. Dal 1 gennaio al 15 dicembre 2010, poi, si sono conslusi positivamente 1.347.779 procedimenti, mentre 4.640 sono terminati con un diniego, per un totale di pratiche chiuse pari all'80% del carico di lavoro e con un tempo medio di smaltimento di 40 giorni.
Tempo «che vogliamo ridurre» ha detto Maroni, «ai 20 giorni previsti dalla legge, e stiamo lavorando per raggiungere questo risultato».

Espulsioni

Rispondendo in materia di espulsioni amministrative degli stranieri irregolari, Maroni ha annunciato che il Viminale sta studiando «opportune misure legislative da inserire nel ddl sicurezza attualmente in esame al Senato» per evitare che la sentenza della Consulta possa incidere sul contrasto all'immigrazione clandestina che, ha proseguitoil ministro, «è una delle priorità del Governo che il ministero dell'Interno intende portare avanti senza tentennamenti».

Il primo Pacchetto sicurezza (legge n.94/2009), inoltre, ha ricordato Maroni, è affrontato il problema dell'indigenza dell'immigrato raggiunto da provvedimento di espulsione. La normativa prevede, infatti, che in questo caso l'ordine del questore possa essere accompagnato da documentazione che il cittadino straniero può presentare alla rappresentanza consolare del suo Paese d'origine in Italia per ottenere assistenza nel rientro.





   
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