Gli stranieri che vivono in Italia hanno una buona conoscenza della lingua italiana e per trovare lavoro si rivolgono più alle reti informali costituite da parenti e amici che ai Centri per l’impiego. Sono alcuni dei dati diffusi dal 44° Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese/2010 presentato nei giorni scorsi a Roma.
La conoscenza della lingua italiana. A breve la conoscenza della lingua italiana diventerà requisito essenziale per poter soggiornare regolarmente sul territorio nazionale, come prevede la legge 94/2009. Per valutare il livello dell’italiano tra gli immigrati residenti nel nostro paese, il Censis ha realizzato un'indagine su un campione di 13mila stranieri, da cui è emerso che l'8,9% ha un'ottima conoscenza della nostra lingua, il 33,1% ne ha una conoscenza buona, il 43% ha un livello sufficiente mentre la quota di chi non la conosce a sufficienza è del 15,1%. Per quanto riguarda la partecipazione degli stranieri ai corsi di formazione per adulti, durante l'anno scolastico 2008/2009, i corsi dei Centri territoriali permanenti (Ctp) sono stati frequentati da 134.627 persone, ovvero il 44,3% dell'utenza. Di questi, 64.634 si sono rivolti ai Ctp per fruire di uno dei corsi Cils e 38.437 sono state le certificazione rilasciate al termine dei corsi. Il 68,8% dei partecipanti ai corsi Cils risiede nelle regioni settentrionali, la metà è giovane e di età compresa tra i 20 e i 34 anni e buona parte provengono da Marocco (15%), Cina (7,2%), Romania (5,9%) e Bangladesh (5,3%).
I lavoratori stranieri e i Centri per l'impiego. I lavoratori stranieri nel 2009 sono 1.898.000 (il 68,4% dei quali proviene da Paesi non Ue) e rappresentano l’8,2% del totale degli occupati, con un incremento dell’8,4% rispetto all’anno precedente. I loro tassi di attività e di occupazione sono rispettivamente del 71,4% e del 63,4%, maggiori di quelli degli italiani che sono rispettivamente del 47,3% e del 43,7%. Più alto di quello degli italiani, e in preoccupante crescita, è invece il tasso di disoccupazione, che è salito di ben 2,7 punti percentuali nell’ultimo anno, arrivando all’11,2% contro il 7,5% degli italiani. Per quanto riguarda le modalità attraverso le quali gli stranieri cercano il lavoro in Italia, un'indagine Censis ha rivelato che appena l’1,9% degli immigrati impiegati ha trovato un'occupazione attraverso l’intermediazione di un Centro per l’impiego: dato che può essere confrontato con il comunque basso 3,9% riferibile ai lavoratori italiani. La stragrande maggioranza dei cittadini stranieri - il 73,3% - ha invece trovato lavoro utilizzando i contatti con amici, parenti e conoscenti.