Nel 2009 le rimesse inviate dai lavoratori migranti che risiedono nell'Unione europea nei loro paesi di origine sono calate del 7%. Un effetto questo della crisi economica che ha colpito l'Ue. Lo riferisce una comunicato stampa diffuso dall'Eurostat, l'Ufficio statistico europeo.

Negli ultimi anni il trend che ha riguardato l'invio di soldi dai paesi Ue ai paesi da cui provengono i migranti è stato costantemente in aumento. Nel 2009, tuttavia, a causa della crisi economica, questo trend è stato interrotto e si è assistito a un calo del 7% delle rimesse, che sono passate da 32,6 miliardi di euro del 2008 a 30,3 miliardi dello scorso anno. La riduzione ha riguardato sia i flussi di rimesse verso paesi extra-europei (-7%) sia quelli verso paesi membri (-6%).

Gli Stati dove si sono registrate le somme più elevate di rimesse nel 2009 sono stati la Spagna (7,1 miliardi di euro, 22% del totale delle rimesse Ue), l'Italia (6,8 miliardi, 21%), la Germania (3 miliardi, 9%), la Francia (2,8 miliardi, 9%) e i Paesi Bassi (1,5 miliardi, 5%). Parallelamente, i paesi dove si è avuto il calo più forte sono stati la Spagna (da 7,9 miliardi a 7,1) e la Francia (da 3,4 miliardi a 2,8) mentre l'incremento più significativo ha riguardato l'Italia (da 6,4 miliardi a 6,8).