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CONVEGNO TRATTA DONNE E MINORI

Dieci anni di storia e di servizio a donne e minori vittime di tratta

Venerd 19 Novembre 2010

Presso la sede nazionale dellUnione Superiore Maggiori dItalia, in una sala molto gremita, Religiose e Laici, tra cui diversi giornalisti, si ritrovano insieme per un giorno di riflessione, valutazione, dibattito e condivisione sul tema: Dieci anni di storia e di servizio a donne e minori vittime di tratta.

Allentrata della sede USMI di Via Zanardelli, una bellissima mostra fotografica dal titolo Mai pi schiave con foto di Silvia Morara e testi di Anna Pozzi realizzata nel luglio del 2007 durante un viaggio in Nigeria in occasione dellapertura di una casa di accoglienza a Benin City, ci introduce subito nellatmosfera e nella tematica che ci accompagner per tutta la giornata.

Dopo una calorosa accoglienza, sr Liliana Ugoletti, Canossiana, moderatrice per lintera giornata, presenta, con grande abilit ed entusiasmo, limpianto del Convegno e lo scopo dellincontro che quello di celebrare un evento eccezionale, un cammino che trasversalmente riguarda tutti. Siamo qui - dice - per celebrare, ma anche per porci linterrogativo: Quanto siamo consapevoli che il problema Tratta ci riguarda e quanto questa consapevolezza ci colpisce? E bastata questa provocazione per permettere a sr Dina dellufficio Usmi Comunicazioni sociali, di introdurci, attraverso immagini e parole La vita un dono di Renato Zero, a un momento di preghiera e di silenzio.

Madre Viviana Ballarin op, Presidente Nazionale USMI, con il suo saluto, d il l alla celebrazione dei dieci anni di cammino. Celebrare un decennio nella storia che scorre - dice Madre Viviana – un tempo relativamente breve, ma anche lungo quando vissuto con intensit o si fa la somma delle situazioni affrontate, degli incontri, delle esperienze belle e dolorose, dei progetti realizzati, delle delusioni o dei fallimenti, delle storie di speranza Il dossier che abbiamo tra le mani - continua - il pi bel racconto di questa storia meravigliosa costellata di tante fatiche e difficolt, ma soprattutto di tante gocce di speranza e di vita ridonata. Nel ringraziare sr Eugenia Bonetti, anima di questo movimento di vita liberata, e tutte le sorelle e persone laiche che con lei collaborano, si augura con tutto il cuore e gratitudine immensa che tanto bene operato richiami altro bene, che la profezia acquisti sempre di pi il volto di tante donne consacrate che non hanno paura di offrire sguardi liberanti, di comunit che si aprono e diventano locande dove chi ferito pu guarire, chi morto pu rivivere.

Sr Eugenia Bonetti mc, dellufficio Usmi Tratta, attraverso la proiezione di un video, realizzato molto bene da Marco Alleruzzo, offre una riflessione sul Cammino USMI di questi dieci anni per creare reti di collaborazione tra le diverse realt operanti tra i Paesi di origine, transito e destinazione. Nel rivisitare il decennio, sr Eugenia ricorda con stima e gratitudine sr Eugenia Lorenzi che per prima ha mosso le acque di questo grande e complesso fenomeno che la tratta. Ma lanno di grazia per questa realt stato - dice con determinazione sr Eugenia - il Giubileo dellanno 2000 che ha offerto una grossa sfida alle nostre istituzioni governative e religiose, invitando tutti a dare risposte concrete e a ristabilire un nuovo ordine sociale, basato sulla giustizia e sul rispetto di ogni persona. In questo stesso anno, la Presidenza USMI, nellambito dei propri servizi, ha dato vita a un Ufficio specifico per interventi appropriati in questo delicato fenomeno di portata storica. Le Congregazioni religiose, insieme alle Caritas diocesane e ai gruppi di volontariato, sono state tra le prime a leggere il fenomeno (i cui inizi risalgono agli anni 90) e a offrire soluzioni alternative alla strada, mettendo a disposizione le proprie strutture per accogliere chi scappava dallo sfruttamento sessuale, chiedeva sicurezza e unalternativa di vita. Linvito del Papa, Duc in Altum al termine del Grande Giubileo, continua a interpellarci e ad assumere, con passione, coraggio, interesse e dedizione, la grande sfida di liberare le migliaia di donne e minori, rese schiave dai nostri sistemi di ingiustizia e discriminazione. Sr Eugenia, instancabile combattente per la libert delle vittime della tratta, ha spiegato ai presenti la situazione terribile delle donne costrette a prostituirsi (che qui per problemi di estensione non descriviamo in dettaglio).

Ha anche manifestato il bisogno e lurgenza di lavorare in rete, in comunione e non in competizione per venire incontro al grido di tante donne. La rete la nostra forza, la nostra sfida e la nostra risposta di donne consacrate a servizio di tante altre donne che attendono da noi atteggiamenti di accoglienza, misericordia, consolazione e speranza per un futuro degno di ogni essere umano. Mai pi schiave il suo grido.

E anche il grido e lazione di tante religiose, donne pratiche e coraggiose, pronte a mettersi in gioco, disposte a lavorare sodo, a sacrificarsi e combattere per aiutare dal vivo le giovani schiave trafficate vendute e prostituite: costrette a vendere il proprio corpo da trafficanti senza scrupoli, che lucrano letteralmente sulla loro pelle. Conclude il suo lungo e toccante intervento: Vorrei gridare a tutti langoscia di queste ragazze non prostitute, ma prostituite, vorrei far pervenire a tutti lo sguardo profondamente triste di tante di loro, vorrei poter parlare in loro favore, vorrei parlare ai clienti, vorrei parlare Ma dove sono le persone che ascoltano? Il problema della tratta - dice con tristezza - ancora un problema molto nascosto nonostante si sia fatto abbastanza.

LOn. Silvia Costa, Parlamentare Europea, presenta la sua relazione su Orizzonti e visione del Parlamento contro la tratta di esseri umani: importanza di una normativa condivisa per un lavoro in rete efficace tra i Paesi dEuropa. Il suo saluto anche un ringraziamento alle tante religiose, religiosi, laici, uomini e donne di fede, per averle aperto gli occhi, tanti anni fa, sul tema della schiavit che avviene nella nostra civile Italia ed Europa sotto i nostri occhi, ma lontano dai nostri sguardi.

Oggi si dice felice e onorata di essere con noi a celebrare i 10 anni del nostro impegno su questa difficile frontiera dellamore per la persona umana, per la vittima – spesso donna e minore – ingannata, resa dipendente e schiava, obbligata a riscattare il suo sogno di lavoro o di miglioramento della sua condizione con lumiliazione e la violenza.

Esordisce con una domanda che interpella tutti: E stata acquisita la tratta come sfida e impegno pubblico, come fenomeno che ha le sue radici nella povert e nellingiusta distribuzione delle risorse nel mondo? La parlamentare Europea pensa che la sfida sia stata colta, ma molti sono i segni contradditori come labuso della dignit e dellimmagine femminile, la morbosit dei media, lofferta di modelli seduttivi e ambigui alle giovani generazioni di donne. Tutto questo ha creato un clima che non fa certo da deterrente allo sfruttamento e alla violenza. Da qui la necessit di agire su due fronti: quello della legislazione, della tutela delle vittime e della repressione del crimine e su quello della cultura e del rispetto, della rivendicazione della dignit della persona umana.

Dalla testimonianza e dalla denuncia delle associazioni, delle persone impegnate nel sociale partita (1996 - 2009) la sensibilizzazione della politica e delle istituzioni locali, nazionali europee e internazionali. La Parlamentare, nellillustrare le strategie dellUnione Europea contro il traffico di esseri umani, dice di essere stata lei stessa promotrice della direttiva sullo sfruttamento sessuale e la pedopornografia su internet e della richiesta, poi accolta, sui crimini commessi tramite internet. LOn Costa ci lascia con un appello e un augurio, quello di raccontare le nostre storie costruite sul crinale della Redenzione e di continuare con impegno e fantasia a costruire la speranza.

Fabio Colagrande, giornalista della Radio Vaticana, Anna Pozzi, giornalista del mensile di Mondo e Missioni e sr Eugenia Bonetti presentano il libro Schiave trafficate e vendute prostituite usate e gettate. Donne, gi presentato e apprezzato dalla Radio vaticana. In esso si parla della diffidenza e del sopruso di cui sono vittima donne cui stato tolto ogni diritto. Lobiettivo di questo volume, che contiene una prefazione scritta da Dacia Maraini, che ringraziamo sentitamente, quello di lanciare non solo un messaggio di denuncia di questa scandalosa e disumana schiavit, ma anche di speranza, stimolando lopinione pubblica alla riflessione e allazione. Uno dei grandi meriti di questo volume la testimonianza toccante delle stesse donne di cui Emanuela Campanile, di Radio Vaticana, ci d lettura. Un volume che ci insegna che al di l dei dati ci sono le persone abusate, sfruttate. Del problema purtroppo se ne parla poco, perci il libro Schiave importante e entra a far parte dellemergenza educativa che interessa tutta la chiesa in questo decennio appena iniziato.

Dopo una cos intensa mattinata ci voleva una pausa per un familiare rinfresco self service preparato dallo staff del C&P Terminal Gianicolo, Roma, in un locale adiacente allaula del convegno. I partecipanti hanno avuto modo di incontrarsi, di conoscersi e di condividere i loro commenti e le loro esperienze in questo campo insieme a uno spuntino di prelibati bocconcini.

Sr M. Rosario Bolanos Medina osr, dellufficio USMI Tratta, presenta una Mappatura sulle Religiose impegnate in Italia su questa frontiera pastorale, a favore cio di minori e donne immigrate, sfruttate nelle nostre strade di cui si vogliono le braccia, si vogliono i corpi, ma non si vogliono le persone. Oggi le religiose, coinvolte in questo delicato servizio di recupero di oltre seimila vittime di tratta, allo scopo di spezzare le catene di tante nostre sorelle, sono circa 250, appartenenti a 75 Congregazioni. Il consistente numero di religiose impegnate nel settore della Tratta la testimonianza della vitalit di tante comunit che, davanti a questa sfida, riscoprono lattualit del loro carisma a favore della donna. Nel percorso storico non sono mancati alcuni fallimenti che per non sono stati occasione di scoraggiamento nel mantenere vivo limpegno e lapostolato, fatto di accoglienza, incontri, relazioni e attivit a vari livelli che in questa sede si vogliono ripercorrere per incoraggiarci a continuare il lavoro in rete avviato a protezione e promozione della donna. La nostra pi grande forza come religiose che operano nel campo delle emergenze sociali a servizio delle persone pi svantaggiate solo mettersi in rete per dare risposte concrete e tempestive al sorgere di nuovi bisogni e nuove povert, dice sr Bonetti. La condivisione di dati e di alcune esperienze concrete, presentate ai Convegnisti, servono come stimolo a cogliere la sfida odierna per sentirci unite nel portare avanti gli stessi ideali e per raggiungere una meta ben precisa: salvaguardare in modo particolare la dignit della donna e la sacralit di ogni persona.

A conclusine del Convegno, allunanimit sono state espresse parole di compiacimento per la significativa e intensa giornata, cos ricca di contenuti, input, sollecitazioni, condivisioni che hanno arricchito reciprocamente tutti. Sono contatti - stato detto - di una vera ricchezza perch aiutano a capire i meccanismi del fenomeno per cui tutti dobbiamo sentici altrettanto organizzati nel rispondere adeguatamente. Un grazie sentito stato espresso a quanti, in modi e ruoli diversi, hanno lavorato e collaborato con passione e competenza alla realizzazione del Convegno.

Un grande senso di riconoscenza stato rivolto alla Presidente Nazionale, madre Viviana Ballarin op, per il suo costante sostegno e incoraggiamento, e a tutte le Religiose che lavorano con coraggio e dedizione tra queste donne. Con il canto del Magnificat si voluto innalzare un inno di lode e ringraziamento a Signore per quanto ha compiuto, in questi dieci anni, a favore degli ultimi, attraverso limpegno e la collaborazione di tante religiose.

Sr Emma Zordan asc

Usmi Ufficio Famiglia

Centro Studi