21.12.2009

 

DAP : i cittadini stranieri irregolari in Italia possono visitare i familiari detenuti in carcere

 

 

Circolare del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria : allo straniero che si presenta in carcere per far visita a un familiare detenuto non dovra' esser richiesto alcun documento che dimostri la sua regolare presenza in Italia.

 

 

''Il personale del Corpo di polizia penitenziaria non dovra' richiedere allo straniero che accede alla struttura penitenziaria l'esibizione di alcuna documentazione attestante la sussistenza dei requisiti legittimanti la presenza sul territorio italiano, ne' lo straniero sara' tenuto a dimostrare in alcun modo la regolarita' della sua posizione''. E' quanto chiarisce una circolare del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia, diramata a tutti i provveditori regionali. Questo vale a maggior ragione ''nel caso in cui a richiedere il colloquio siano i figli minori di persone prive di permesso di soggiorno''.Ma la circolare precisa anche che il mancato obbligo di verifica sulla regolarita' dello straniero all''ingresso del carcere ''non esclude che il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio, che in qualsiasi modo venga a conoscenza della sussistenza del reato non sia tenuto, in via generale, a denunciare tempestivamente il reato all''autorita' giudiziaria o ad altra che abbia a sua volta obbligo di riferire a quella''. La decisione di non chiedere allo straniero in visita un documento che ne attesti la regolare presenza e' stata presa sulla base della considerazione che l'accesso per il colloquio con i familiari in carcere - dice la circolare - ''non si configura come la fruizione di un servizio pubblico, ma come esercizio di un diritto, tanto da parte dei ristretti quanto da parte dei congiunti''.