Roma 19 gennaio 2010

 

COMUNICATO STAMPA

 

CORTE DI STRASBURGO: UNâOCCASIONE MANCATA

 

ăLâItalia non  stata condannata ma neanche assolta per la politica dei respingimenti di massa verso la Libia del 2005ä dichiara Christopher Hein Direttore del Consiglio Italiano per i Rifugiati. La Corte di Strasburgo non si pronuncia sulla legalitˆ e legittimitˆ di tali respingimenti, ma boccia la denuncia per questioni formali. Non rappresenta quindi un precedente rispetto alle ultime denunce presentate alla Corte europea sui recenti respingimenti verso la Libia. Eâ comunque unâoccasione mancata per riaffermare in modo forte e chiaro che nessuno pu˜ essere respinto verso un luogo in cui rischia di essere sottoposto a tortura o a trattamenti inumani o degradanti, come stabilisce lâart. 3 della Convenzione Europea per i Diritti dellâUomo - CEDU.

 

Ricordiamo che nellâestate del 2005 tra il 13 marzo e il 5 aprile furono respinti centinaia di stranieri sbarcati a Lampedusa a bordo di voli della compagnia Blu Panorama e Air Adriatic verso la Libia.

 

Preoccupa invece uno dei punti portati allâattenzione dalla Corte, ovvero che la causa non sembrerebbe pi di interesse per i migranti che hanno presentato denuncia in quanto questi non hanno pi mantenuto i contatti con i loro avvocati. ăSe una persona sparisce, se un governo la rimpatria forzatamente, se non si riescono ad avere pi contatti con lei, questa persona perde il diritto di chiedere giustizia?ä si domanda Christopher Hein ăNon  proprio in questi casi che la giustizia dovrebbe intervenire con strumenti di tutela pi forti?ä.

 

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Valeria Carlini

 

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