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Notizie

2010 - Ministro Roberto Maroni

13.01.2010

Maroni alla Camera: «Obiettivo irrinunciabile è riportare quanto prima il pieno controllo dello Stato in tutto il Paese, anche in Calabria»

Entro la fine del mese seduta straordinaria del Consiglio dei ministri nella regione per approvare il piano straordinario antimafia

Da questa mattina è in corso nella provincia di Reggio Calabria un’operazione dei Carabinieri denominata 'Nuovo potere' con la quale sono state eseguite 27 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettante persone per associazione a delinquere di stampo mafioso, tentato omicidio, estorsione, traffico d'armi e di droga.
Lo ha riferito il ministro dell'Interno Maroni nel corso dell'informativa nell’aula della Camera sui fatti di Rosarno. Questa, ha osservato il ministro, è «la risposta migliore che lo Stato può dare dopo i gravissimi fatti accaduti in quelle zone».

Il ministro ha poi precisato che «nessuna deportazione» di cittadini extracomunitari è avvenuta a Rosarno e che i trasferimenti, di 428 immigrati al centro di prima accoglienza di Crotone e di 320 al centro di prima accoglienza di Bari, sono avvenuti «su base volontaria»; 330 immigrati in regola con il permesso di soggiorno, inoltre, si sono allontanati dall'area in treno o con mezzi propri.

Sull’ordigno esploso il 3 gennaio davanti alla procura di Reggio Calabria, il ministro Maroni ha dichiarato che: «L'obiettivo dell'attentato appare chiaro: la decisione della 'ndrangheta di reagire all'imponente azione di contrasto che lo Stato sta conducendo con successo per debellare questo vero e proprio cancro della nostra società».
Chi ha compiuto questo gesto, ha però ammonito il ministro dell’Interno, «troverà il Governo e tutte le istituzioni dello Stato assolutamente solidali con la magistratura calabrese e coesi nel proseguire la strada intrapresa».
I congegni usati per far esplodere la bomba, ha inoltre riferito Maroni, erano stati utilizzati in altri attentati compiuti nei giorni immediatamente precedenti, sempre nella stessa zona, che avevano colpito un bar, l’auto di un avvocato e il portone di uno stabile condominiale.

«Obiettivo irrinunciabile - ha dichiarato il ministro - continuerà ad essere quello di riportare quanto prima il pieno controllo dello Stato in tutto il Paese, anche in Calabria» e il Consiglio dei ministri di questa mattina, ha riferito Maroni, ha deciso di tenere una seduta straordinaria entro la fine del mese in Calabria, per discutere e approvare il piano straordinario antimafia predisposto insieme al collega Alfano.
Ci sono, inoltre, altre «aree che presentano caratteristiche di rischio simili a quella di Rosarno», in Calabria, ma anche in altre regioni del Sud, come la Campania e la Puglia. «Lì – ha riferito Maroni - intendiamo intervenire prontamente per impedire il ripetersi di situazioni analoghe» e, per «bonificare queste sacche di illegalità». Il Governo, infatti, intende realizzare un programma che comprende un contrasto più efficace all'immigrazione clandestina, al lavoro nero e ad ogni forma di criminalità.





   
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