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Notizie

Dalle Prefetture

21.01.2010

Trentino, completata la regolarizzazione di colf e badanti

In tre mesi evase 1000 domande grazie alla collaborazione tra questura di Trento, Inps, Cinformi, e Servizo Lavoro Trento

1000 pratiche di regolarizzazione del lavoro di colf e badanti in Trentino sono state evase in circa tre mesi, attraverso la positiva collaborazione tra la questura ,Cinformi, Servizio lavoro e Inps.
L’intera procedura può quindi considerarsi sostanzialmente conclusa, con la soddisfazione di tutti i soggetti coinvolti. 
Sono solo alcune decine le pratiche che devono essere completate, integrate o che necessitano di ulteriori approfondimenti. 

Dopo la decisione del Governo di avviare la procedura di emersione da lavoro domestico in nero di colf e badanti, il Cinformi (Centro informativo per l'immigrazione) presso cui risiede lo Sportello Unico che si occupa dei rapporti di lavoro si è attivato diffondendo, con l’ausilio di opuscoli, spot televisivi e online, notizie aggiornate e schede informative sui quotidiani locali, le informazioni necessarie su modalità e costi della regolarizzazione. 

L’organizzazione precisa di Servizio lavoro Trento  ha consentito di convocare a tempo di record i datori di lavoro ed i lavoratori da regolarizzare a iniziare dal 15 ottobre per la conclusione della procedura. Presso lo sportello per l'immigrazione è stato predisposto un collegamento telematico con la questura e sono confluiti anche funzionari dell’INPS accelerando i tempi dell’assunzione dei neo regolarizzati.

Alcuni dati statistici

Delle 1000 pratiche di regolarizzazione, 900 domande hanno avuto esito positivo. Il 73% di queste sono state presentate da datori di lavori italiani, mentre le restanti da datori di lavoro stranieri. I datori di lavoro stranieri sono originari soprattutto di Pakistan e Marocco, seguono Cina, Tunisia e Albania.
I principali Paesi di provenienza dei lavoratori regolarizzati sono nell’ordine Moldavia (33%) e Ucraina (19%), seguono Marocco (9%), Pakistan (8%), Cina (5%), Albania (5%) e Senegal (3%).
Per quanto riguarda invece la residenza dei datori di lavoro, le domande sono arrivate da più di 150 comuni, con numeri significativi a Trento (31%), Rovereto (10%), Riva (4%) e Arco (4%). Il 61% dei regolarizzati sono donne; fra queste, la maggioranza è impiegata in mansioni di assistenza a persone non autosufficienti.
La maggioranza dei lavoratori regolarizzati ha già ritirato in questura di Trento anche il permesso di soggiorno.





   
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