Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione

 

APPELLO

 

Perch non accada mai pi

 

Suscita profonda indignazione e preoccupazione laggressione avvenuta venerd 11 giugno 2010, a Torino, nei confronti di tre ragazze rom. Dalla ricostruzione dei fatti riportata dalla stampa, le ragazze avrebbero suonato al citofono di un palazzo: uno degli abitanti, ritenendo che le zingare volessero svaligiargli lappartamento, le avrebbe inseguite per strada, tra le bancarelle del mercato, e le avrebbe violentemente picchiate, senza che la gente intorno reagisse. Una delle ragazze era incinta di otto mesi e, in seguito alle percosse, ha perso il bambino.

 

Questo gravissimo episodio un ulteriore, preoccupante sintomo di come i pregiudizi e lodio razzista nei confronti dei rom stiano raggiungendo livelli che arrivano a mettere profondamente in discussione la stessa natura democratica della nostra societ. Si diffonde in modo sempre pi pervasivo, anche grazie alle rappresentazioni mediatiche pressoch univoche, la convinzione che gli zingari siano tutti ladri, truffatori, rapitori di bambini Le donne e gli uomini rom che vivono e lavorano onestamente (e pagano pure le tasse!) non compaiono mai nelle cronache di giornali e telegiornali. Ed come se non esistessero.

 

La segregazione nei campi nomadi, che ha costituito negli ultimi trentanni la principale politica con cui le istituzioni italiane (inclusa la Citt di Torino) hanno affrontato la questione rom, ha un ruolo fondamentale nel produrre e riprodurre il pregiudizio e lesclusione: i nomadi vivono nei campi, veri e propri ghetti isolati dal resto della societ, sono dunque individui pericolosi e radicalmente diversi da noi. La criminalizzazione ha poi raggiunto il massimo livello negli ultimi due anni, con la dichiarazione dello stato demergenza nomadi (esteso nel 2009 anche al Piemonte) e la rilevazione delle impronte digitali anche ai bambini rom

 

Una ragazza zingara che suona a un citofono, allora, che altro pu essere se non una ladra in cerca di un appartamento da svaligiare?

 

A questa immagine criminalizzante se ne accompagna, sempre pi frequentemente, unaltra: la rappresentazione degli sgomberi dei campi non autorizzati a Milano, a Roma e in molte altre citt italiane, con le ruspe che distruggono baracche e passeggini, mentre le madri e i bambini, intorno, piangono Vittime di una violenza istituzionalizzata, spesso esercitata con modalit illegittime, ma che politici di destra e di sinistra rivendicano come una riaffermazione della legalit. Le famiglie non sapranno dove andare, vero, i bambini non potranno pi andare a scuola ma se la sono voluta loro, perch l non ci dovevano stare, e solo cacciandoli via si potr riportare la legge e lordine

 

Cos, la soglia di tolleranza delle violazioni dei diritti si alza sempre pi. Come se agli zingari, in fondo, non andassero garantiti quei diritti umani fondamentali che la nostra Costituzione e lordinamento internazionale riconoscono a tutti gli esseri umani.

 

Questo tipo di politiche e di rappresentazioni non possono che andare a legittimare gli istinti di coloro che hanno voglia di farsi giustizia da s. Reagire a un presunto tentato furto con laggressione e la violenza rischia, allora, di diventare normale.

 

a questa normalit del pregiudizio, dellesclusione, della violenza, della violazione dei diritti fondamentali, che dobbiamo reagire, con forza. E subito, perch domani potrebbe essere troppo tardi.

 

A.S.G.I. - Associazione per gli studi giuridici sullimmigrazione

 

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Il fatto raccontato sui giornali <http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cronaca/articolo/lstp/243232/>http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cronaca/articolo/lstp/243232/

 

Per aderire allappello :

 

 

Per i singoli : <http://www.firmiamo.it/perche-non-accada-mai-piu>http://www.firmiamo.it/perche-non-accada-mai-piu

 

 

Per le associazioni, enti, organizzazioni : <mailto:info@asgi.it>info@asgi.it

preferibilmente entro venerdi 25 giugno 2010 ( per linvio alla stampa )