COMUNICATO STAMPA
26 GIUGNO 2010:
CANCELLIAMO LA TORTURA
Il 26 giugno viene
celebrata in tutto il mondo la Giornata Internazionale a sostegno delle
vittime di tortura, proclamata nel
1997 dallAssemblea Generale dellONU. Il sistema giuridico internazionale
proibisce lutilizzo della tortura in qualsiasi circostanza. Malgrado la sua
stigmatizzazione ufficiale, per, la tortura non ancora stata sconfitta e
continua a essere praticata infliggendo sofferenze fisiche e psichiche.
Secondo il rapporto
Amnesty International 2010 sono almeno 111 i paesi nel mondo che praticano la tortura. Si
stima che attualmente l'Europa accolga oltre 400.000 rifugiati vittime di
tortura, e che ogni anno arrivino nel nostro continente 65.000 richiedenti
asilo sopravvissuti a esperienze di tortura.
Leliminazione della
pratica della tortura nel mondo costituisce quindi ancora oggi una delle
maggiori sfide per la comunit internazionale che deve essere affrontata su
diversi piani. A livello giuridico con la creazione di un sistema
internazionale di prevenzione e repressione davvero efficace; a livello sociale
tramite il sostegno e la riabilitazione delle vittime.
Il Consiglio Italiano
per i Rifugiati impegnato da anni sul tema della tortura e delle sue vittime
e gestisce dal 1996 progetti specifici (attualmente con il sostegno del Fondo
Europeo per i Rifugiati e del Fondo Volontario delle Nazioni Unite per le
Vittime di Tortura) che mettono in atto azioni mirate alla
riabilitazione dei sopravvissuti a tortura e di denuncia di tale pratica. Attualmente sono circa 610 gli utenti presi in
carico dal progetto.
Unendo queste due
caratteristiche, il prossimo 26 giugno alle ore 21.00 al Teatro Argentina a
Roma il CIR porter in scena un
gruppo di 14 rifugiati coinvolti nelle attivit del laboratorio di
riabilitazione psico-sociale con lo spettacolo Lampedusa Mon Amour, liberamente ispirato alla tragedia di Eschilo Le
Supplici (ingresso
gratuito). Questo spettacolo stato costruito all'interno del laboratorio
durato cinque mesi e portato avanti da Nube Sandoval e Bernardo Rey, registi e formatori. La presenza in scena di questi
testimoni un modo per rompere il complotto del silenzio e invisibilit che da sempre circonda la
tortura e le sue vittime, e unoccasione per ridare loro voce e legittimit.
Il testo di Eschilo
diventa un pretesto, una falsariga per far s che ogni rifugiato possa
raccontare la propria storia anche attraverso la cultura e i canti dei Paesi
dorigine. Nel 463, Eschilo
scrisse questopera che ancora oggi offre un messaggio sorprendentemente
contemporaneo. Il dramma vede protagoniste le figlie di Danao, che fuggite con
il padre per sottrarsi alle nozze coi cugini, gli Egizi, si recano ad Argo per
chiedere protezione al re Pelago. Questultimo si trova di fronte ad una scelta
difficile, o accogliere le Danaidi, rischiando un conflitto con gli Egizi, o
negare loro lospitalit, incorrendo nellira di Zeus protettore degli esuli.
Pelago non nasconde alle Danaidi il dubbio che lo attanaglia nel dover
affrontare un conflitto inatteso. Sostenuto dallassemblea cittadina, decide
per di accogliere la supplica delle ragazze concedendo lasilo e obbedendo
alloriginaria e inviolabile legge sullaccoglienza.
Come evidenziano i registi
e formatori del gruppo, Lampedusa Mon amour
attualizzando Le Supplici di Eschilo racconta il dramma di un gruppo di
uomini e donne che sopravvissuti a violenze e soprusi una volta approdati sulle
coste europee innalzano le bandiere bianche e chiedono protezione, rifugio,
accoglienza.
La filosofia di fondo di
questa esperienza e la scelta condivisa da tutto il gruppo di lavoro quella
di non lavorare sullargomento specifico della tortura, ma su testi che
valorizzano i temi della democrazia, della solidariet fra i popoli, della
promozione interculturale e dei diritti umani
In occasione dello
spettacolo verr anche trasmesso il video realizzato da Artigiani Digitali che raccoglie le testimonianze di Andrea
Camilleri e di Moni Ovadia sul tema della tortura e sullesperienza di questo
laboratorio teatrale di riabilitazione.
Presenter la serata
Jean-Lonard Touadi.
Per
ulteriori
informazioni:
UFFICIO STAMPA
CIR
Valeria Carlini tel. 06 69200114 int. 216
<mailto:carlini@cir-onlus.org>carlini@cir-onlus.org
Daniele Grillo tel. 06 69
200 114 int. 232
<mailto:cirstampa@cir-onlus.org>cirstampa@cir-onlus.org
Sito <http://www.cir-onlus.org/>www.cir-onlus.org