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Tratta degli esseri umani, ratificata la Convenzione di Varsavia

Presentazione

Tolleranza zero, con il raddoppio delle pene, per le organizzazioni che, allo scopo di 'importare' esseri umani, falsificano i documenti. Tre, i reati interessati dall'aggravante: riduzione e mantenimento in schiavitù, tratta di persone, acquisto e alienazione di schiavi. Tutti e tre sono stati inseriti tra le disposizioni che consentono l'utilizzazione degli strumenti di indagine utilizzati per il contrasto della criminalità organizzata.

Con l'approvazione del parlamento è stata ratificata ed è diventata esecutiva nel nostro Paese la Convenzione del Consiglio d'Europa sulla lotta contro la tratta di esseri umani, siglata a Varsavia il 16 maggio 2005 e recepita lo scorso 5 febbraio dal Consiglio dei Ministri.

La tratta di persone è una inaccettabile violazione dei diritti umani le cui vittime sono individui, donne, bambini, ridotti in condizione di schiavitù, segregati e privati della loro libertà individuale. Nel mondo le vittime della tratta sono stimate in 2,7 milioni, di cui l’80 per cento costituito da donne e bambini. In Europa sono circa 500.000 e in Italia più di 30.000.

La Convenzione di Varsavia si pone come obiettivo prioritario quello di proteggere i diritti umani delle vittime di tratta e di elaborare un quadro completo di assistenza.

La Convenzione, firmata dai Capi di Stato e di Governo dei Paesi membri durante il vertice di Varsavia del 16 e del 17 maggio 2005, si ispira alla Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, nonché alla Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale ed al relativo Protocollo aggiuntivo contro la tratta delle persone, volto a prevenire, reprimere e punire la tratta delle persone, in particolare, delle donne e dei bambini, approvati a New York il 15 novembre 2000.

Tra la principali proposte italiane, accettate e inserite nel testo della Convenzione, la creazione di osservatori per monitorare il fenomeno e la raccolta di dati relativi alle varie forme di abuso e sfruttamento, per avere un quadro chiaro delle sue dimensioni.

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