Roma,5 Luglio 2010

 

 

 

COMUNICATO STAMPA

 

 

 

Rifugiati eritrei in Libia. CIR: non c⏠pi tempo. Subito una soluzione.

 

 

 

Dal centro di detenzione di Braq vicino Sebah nel sud del deserto libico arrivano allarmanti notizie sul rischio di vita a cui sono esposti i 245 rifugiati eritrei che, dopo i maltrattamenti subiti negli ultimi giorni, chiedono lâintervento internazionale per salvarsi.

 

 

 

ăAbbiamo motivo di pensare che il governo italiano finalmente si stia muovendo, come dimostra anche il fatto che il Ministro degli Esteri Franco Frattini ha chiamato stamattina Savino Pezzotta Presidente del CIR. Ma non c⏠pi tempo da perdere. Ripetiamo con forza la nostra richiesta al Governo Italiano di trasferire e reinsediare i rifugiati in Italiaä dichiara Christopher Hein, Direttore del Consiglio Italiano per i Rifugiati ö CIR.

 

 

 

Il CIR chiede inoltre che nellâimmediato una delegazione di Enti umanitari non politici sia ammessa ad una visita nel centro di Braq e che senza alcun ritardo vengano fornite le cure di emergenza ai feriti e al numero ogni ora sempre maggiore di eritrei che hanno contratto malattie infettive.

 

 

 

Il CIR si appella inoltre a tutte le autoritˆ coinvolte affinchŽ i rifugiati siano rassicurati che non saranno rimpatriati e che la prevista visita dellâAmbasciata Eritrea di Tripoli nel centro non comporti nŽ la deportazione nŽ rappresaglie contro i familiari dei rifugiati rimasti in Eritrea.

 

 

 

Per ulteriori informazioni:                                                                                                  

 

UFFICIO STAMPA CIR   - Valeria Carlini

 

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