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Notizie

Dalle Prefetture - 2010

22.07.2010

Vertice regionale a Firenze sui furti in casa



Lavorare in modo più incisivo sulla prevenzione mettendo a fattor comune gli elementi che hanno contraddistinto nel tempo e nelle singole province i diversi episodi criminali. Questo l’obiettivo principale che emerge dal vertice su furti nelle abitazioni che si è tenuto a palazzo Medici Riccardi tra il prefetto di Firenze Andrea De Martino ed i prefetti della Toscana, procuratori capo delle procure toscane e responsabili delle forze dell’ordine, alla presenza del procuratore generale della Repubblica di Firenze Beniamino Deidda. 

L’attenzione si è incentrata sui furti nelle case perché rappresentano, nel panorama regionale che vede tutti gli altri reati in diminuzione, la sola voce in controtendenza. A livello regionale infatti i furti in abitazione sono cresciuti del 12,2% nel primo trimestre del 2010 rispetto allo stesso periodo dell’anno prima, un andamento in contrasto a quanto si registra sia a livello nazionale che nelle regioni limitrofe. 

Questi tipi di reati sono commessi nelle aree più ricche e nelle zone isolate, prevalentemente nel tardo pomeriggio e nelle ore serali. Le case derubate non sono dotate di misure di difesa passiva oppure questi strumenti non vengono usati in modo appropriato. La fotografia del fenomeno ha permesso di mettere a punto una serie di strategie operative. 

Innanzi tutto sarà potenziato il controllo, anche con l’ausilio delle polizie municipali, nelle zone e negli orari più a rischio e durante i perlustramenti gli abitanti delle case isolate verranno contattati sia allo scopo di rassicurarli che per cogliere segnali utili. Poi sarà avviata un’inedita forma di collaborazione con le associazioni degli amministratori di condominio perché sensibilizzino proprietari di casa e inquilini a migliorare i sistemi di difesa dei propri beni. I sindaci dei comuni più esposti saranno invitati ad installare impianti di videosorveglianza nelle aree periferiche a rischio, che si sono rivelati utili sia per la prevenzione che per l’individuazione dei responsabili. Infine il procuratore Deidda e il prefetto De Martino hanno condiviso una serie di linee guida per orientare al meglio il lavoro investigativo.





   
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