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Libri e Pubblicazioni : Censis: i rischi di infortunio dei collaboratori domestici
(19/07/10)

Nella case degli italiani si contano 1,5 milioni di colf e badanti: +42% dal 2001. Il 53,9% lavora in nero e il 44% ha avuto un incidente nell'ultimo anno. Questi alcuni dei dati diffusi dal Censis nel rapporto "Dare casa alla sicurezza. Rischi e prevenzione per i lavoratori domestici".


Sono 2 milioni e 412 mila le famiglie italiane che ricorrono ai servizi di collaboratori domestici che nel 2009 hanno raggiunto la cifra record di 1 milione e 538 mila. Dall'indagine Censis emerge l'identikit di queste figure professionali: si tratta di donne (82,6%) e stranieri (71,6%) provenienti dall'Europa dell'Est, in particolare Romania (19,4%), Ucraina (10,4%), Polonia (7,7%) e Moldavia (6,2%). Il 51,4% ha meno di 40 anni (il 57,3% tra gli stranieri) e, tra gli stranieri, il livello di istruzione è piuttosto alto: il 37,6% possiede un diploma di scuola superiore e il 6,8% una laurea, contro rispettivamente il 23,2% e il 2,5% dei collaboratori domestici italiani. La maggioranza (55,4%) lavora per una sola famiglia, mentre il 44,6% è "pluricommittente". La paga mensile media è di 900 euro netti. Ma per una fetta consistente dei collaboratori domestici (il 32,4%) la retribuzione netta mensile supera la soglia dei 1.000 euro (il 14,6% guadagna più di 1.200 euro).

Il rapporto Censis diffonde cifre piuttosto preoccupanti riguardo ai rischi a cui sono quotidianamente esposti i collaboratori domestici. Nel 2008 sono stati registrati 3.576 infortuni riguardanti il personale domestico, di cui 2 mortali. Ma non è tutto. Il 44,3% dei lavoratori intervistati ha dichiarato di avere avuto almeno un incidente sul lavoro nell'ultimo anno. E tra gli stranieri l'incidentalità è più alta: ha riguardato il 46,3% contro il 39,6% degli italiani. Gli episodi più frequenti sono bruciature (18,7%), scivolate (16,1%), cadute dalle scale (12,2%), ferite provocate dall'utilizzo di coltelli (8,6%), strappi e contusioni (7,6%), intossicazioni con prodotti per pulire (4,2%) e scosse elettriche (3,6%). Si tratta di incidenti che causano spesso (nell'84,5% dei casi) conseguenze fisiche per il lavoratore, principalmente contusioni o lussazioni (29,5%), ferite (20,8%), ustioni (18,8%) e anche fratture (9%).

Le principali cause degli incidenti sono la disattenzione di colf e badanti (55,7%), l'imperizia o i comportamenti azzardati (18,2%), poi la mancata o cattiva manutenzione di oggetti e impianti (10,9%), eventi imprevisti come la rottura di strutture (9,5%), oppure la disattenzione e imperizia altrui (7,6%). Risulta ancora bassa la consapevolezza sui rischi del mestiere e sulle possibili conseguenze per la propria salute. Spesso i collaboratori continuano a lavorare anche in caso di stanchezza o malessere fisico (67,9%), effettuano piccole riparazioni elettriche senza curarsi di staccare la corrente (44,4%), utilizzano nuovi elettrodomestici senza leggere le istruzioni (38,3%), non verificano la data di scadenza degli alimenti che cucinano per la famiglia (33,7%), solo il 25,8% indossa scarpe antiscivolo quando necessario, il 24,7% utilizza apparecchi elettrici con le mani bagnate, il 12,8% non usa guanti maneggiando prodotti nocivi, al 10% capita di spegnere apparecchi elettrici tirando i fili della spina, al 7,6% di dimenticare il ferro da stiro acceso. Inoltre, solo il 37,7% dei lavoratori di origine immigrata dichiara di capire pienamente il significato di istruzioni ed etichette, mentre il 15,3% ne comprende solo una piccola parte o nulla.

Infine il Censis fornisce alcuni dati riguardanti il lavoro nero. Se il 38,2% del campione dichiara di svolgere un lavoro totalmente in regola, l'irregolarità contrattuale continua a rappresentare una condizione molto diffusa, che riguarda il restante 61,8% di colf e badanti. Sebbene la regolarizzazione del settembre 2009 abbia fatto emergere circa 300 mila lavoratori sommersi, il 39,8% degli intervistati dichiara di essere totalmente irregolare. A lavorare completamente in nero sono il 53,9% dei collaboratori domestici italiani e il 34,7% degli stranieri, interessati ad avere un contratto per ottenere il permesso di soggiorno. Al Sud il livello di irregolarità sale al 72,7%, con il 58,8% dei collaboratori domestici che dichiarano di essere totalmente irregolari.

Dare casa alla sicurezza. Rischi e prevenzione per i lavoratori domestici - Sintesi del Rapporto

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