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Libri e Pubblicazioni : Indici di integrazione degli immigrati in Italia: al 1° posto Emilia Romagna e Parma
(15/07/10)

Cnel - Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (a cura di)
"Indici di integrazione degli immigrati in Italia. VII Rapporto"

L'Emilia Romagna si conferma la regione con il più alto potenziale di integrazione degli immigrati a livello nazionale. Mentre tra le province il primato spetta a Parma. In fondo alla classifica troviamo la Sardegna e Oristano. Sono i dati diffusi dal Rapporto sugli indici di integrazione degli immigrati in Italia che, giunto alla sua settima edizione, misura il grado di inserimento socio-occupazionale degli stranieri nei nostri territori.


Con un punteggio di 60,82 l'Emilia Romagna si colloca all'interno della graduatoria assoluta nella fascia alta e non massima. Il suo punto di forza è nelle condizioni di inserimento sociale che offre, in particolare per quel che riguarda l'inserimento scolastico, il tasso di naturalizzazione e il tasso di costitutività familiare. Al secondo posto troviamo il Fruili Venezia Giulia, seguito da Lombardia, Lazio e Veneto. In fondo alla classifica si colloca la Sardegna preceduta dalla Puglia e dalla Sicilia.

Tra le province, Parma ha ottenuto il punteggio più alto (60,38). Anche in questo caso il contesto parmense presenta condizioni molto buone di inserimento sociale. Tuttavia, rispetto al resto delle province, Parma è in grado di offrire agli immigrati anche apprezzabili condizioni di inserimento occupazionale soprattutto in termini di capacità di assorbimento della manodopera straniera, del reddito da lavoro dipendente e dell'incidenza di lavoratori in proprio. Le province con aree metropolitane particolarmente grandi si collocano invece nelle posizioni medio-basse della graduatoria: è questo il caso di Milano (15°), Bologna (19°), Roma (27°) e Palermo (36°). Un dato questo che conferma che in Italia i processi di integrazione degli immigrati hanno migliori chance di riuscita nei contesti territorialmente ristretti.

Il rapporto fornisce anche le graduatorie differenziali che misurano il potenziale di inserimento riservato agli stranieri rispetto a quello di cui godono gli italiani. In questo caso la maggior parità nell'inserimento socio-occupazionale è garantita dalla Sicilia, seguita da Piemonte, Molise, Sardegna e Trentino Alto Adige. Mentre l'Emilia Romagna si trova al 12° posto e a chiudere la classifica c'è la Puglia.

Tra le province, il primato va a Enna. All'ultimo posto troviamo Foggia che è l'unico territorio collocato in fascia minima, con uno scarto complessivo interno tra l'inserimento socio-occupazionale degli immigrati e quello degli autoctoni che è il più consistente tra tutte le province italiane.

Per informazioni:
www.portalecnel.it

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