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Ministro Roberto Maroni
26.05.2010
Rinnovi contrattuali per le forze dell’ordine, nuovi Centri di identificazione ed espulsione, ipotesi chiusura scuola di Polizia a Campobasso
Sono i temi affrontati dal ministro dell’Interno nel corso del Question time alla Camera dei deputatiNessun blocco per il rinnovo del contratto nel comparto sicurezza, altri quattro Centri di identificazione ed espulsione attivi entro l'annno in Veneto, Toscana, Marche e Campania, nessuna decisione ancora per la chiusura della scuola allievi agenti della Polizia di Stato a Campobasso. Queste le risposte del ministro dell'Interno Roberto Maroni alle tre interrogazioni a risposta immediata poste nel pomeriggio alla Camera dei deputati nel corso del Question time.
Comparto sicurezza e manovra economica
«Nonostante sacrifici e tagli, il comparto della sicurezza non esce ridimensionato dalla manovra». Così il ministro dell’Interno Maroni ha risposto rassicurando gli operatori delle forze dell'ordine sul fatto che i loro diritti contrattuali non saranno compromessi. Il provvedimento, ha spiegato, «ha escluso il comparto sicurezza dal congelamento del rinnovo dei contratti proprio per la sua specificità».
Forze dell’ordine e Vigili del fuoco, inoltre, sono esclusi anche dai tagli alle missioni, le risorse che servono per spostare il personale in occasione di particolari eventi o in situazioni di emergenza.
Scuola allievi agenti della Polizia di Stato di Campobasso
In merito alla possibile chiusura della scuola allievi agenti della Polizia di Stato di Campobasso, il ministro del’Interno ha risposto che «nessuna decisione è stata presa», ma che terrà conto delle richieste fatte dai parlamentari.
La valutazione, ha tuttavia spiegato il ministro, spetta al dipartimento di Pubblica Sicurezza che, secondo quanto disposto dalla Finanziaria 2007, deve provvedere a una razionalizzazione delle strutture. L’ipotesi di chiusura, ha quindi precisato, «rientra in un progetto complessivo di ristrutturazione».
Lotta all’immigrazione clandestina
Per quanto riguarda la lotta all’immigrazione clandestina, il ministro, dopo aver ricordato gli importanti risultati raggiunti finora, ha ribadito la necessità di attivare sul territorio ulteriori Centri di Identificazione ed Espulsione (Cie). Oggi, ha detto Maroni, risultano insufficienti i 13 centri attivi in 9 regioni.
«Entro il 2010 – ha detto - saranno realizzati altri 4 Cie nelle regioni Veneto, Toscana, Marche e Campania». Entro la fine della legislature, ha poi assicurato, ciascuna regione sarà dotata di un proprio centro, le risorse necessarie sono state già stanziate nel 2009.