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Notizie

Ministro Roberto Maroni

29.05.2010

Vertice G6, Maroni: definire un sistema di sicurezza rafforzando la cooperazione dell'intelligence di tutti Paesi

La giornata conclusiva dell'incontro dei ministri dell'Interno affronta il tema della lotta al crimine organizzato e al terrorismo

I ministri dell'Interno G6 alla riunione a VareseLa lotta alla criminalità e al terrorismo sono i temi del dibattito della seconda e conclusiva giornata di incontro a Varese dei ministri dell'Interno del G6, presieduta dal ministro italiano e a cui hanno preso parte, insieme ai rappresentanti di Spagna, Francia, Germania, Gran Bretagna e Polonia, il commissario europeo agli Affari interni Cecilia Malmstrom e il ministro della Giustizia americano Eric Holder.

Nella conferenza stampa conclusiva il ministro dell'Interno Maroni ha chiesto di aumentare la collaborazione tra l'intelligence dei diversi paesi contro il rischio di attentati nei prossimi campionati mondiali di calcio in Sudafrica. «Abbiamo proposto - ha spiegato Maroni - che qualora le squadre europee vengano eliminate, gli agenti che sono lì per garantire la sicurezza rimangano comunque in Sudafrica per dare man forte ai colleghi degli altri paesi». Si punta - ha riferito il ministro - «a definire un sistema di sicurezza attraverso il rafforzamento della cooperazione dell'intelligence si tutti i paesi».

Maroni ha anche affrontato la tematica del 'terrorismo fai da te'. 
«Il terrorismo fai da te è un fenomeno allarmante» ha denunciato il ministro. Secondo Maroni, «il problema più concreto è rappresentato da coloro che sono presenti nei nostri Paesi e vivono al nostro fianco da molti anni e che improvvisamente si trasformano in terroristi». Significativo, a questo proposito, l'esempio di Mohammed Game, il libico residente da diversi anni in Italia che ha fatto esplodere un ordigno artigianale alla caserma Santa Barbara di Milano.

Lotta ai Patrimoni mafiosi, armonizzare i sistemi giuridici

Sul fronte il contrasto al crimine organizzato Maroni ha chiesto all'Unione Europea di armonizzare i sistemi giuridici per quanto riguarda la lotta ai patrimoni dei mafiosi. 
Maroni chiede che il 'modello italiano' «venga preso come esempio dagli altri Paesi europei in modo che ci sia una armonizzazione dei sistemi giuridici perché è importante che non ci siano differenze tra i Paesi altrimenti i mafiosi sceglieranno gli Stati in cui la legislazione è più favorevole a loro».

Immigrazione, la commissione Europea garantisca omogeneità tra i Paesi 

Nella conferenza stampa Maroni  è tornato ad affrontare il tema dell'immigrazione, tema centrale della giornata di ieri.
«Gli accordi con i paesi di origine e di transito dell'immigrazione sono più importanti del pattugliamento» ha detto il responsabile del Viminale. 
«L'Italia ha sviluppato in questi due anni un'azione importante di accordi con i paesi del Magreb e del Sud-Sahara e pensiamo adesso che questo lavoro debba essere fatto dalla Commissione europea per garantire una omogeneità tra i paesi. L'accordo con la Libia - ha sottolineato Maroni - ha dato grandi risultati e può essere preso come esempio per accordi bilaterali promossi dall'Unione europea».





   
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