Lo ha annunciato il Ministro del Welfare Maurizio Sacconi: il Governo sta varando il Piano nazionale per l’integrazione che, ai sensi della legge 94/2009 sulla sicurezza, contiene disposizioni sull’accordo per l’integrazione e il permesso di soggiorno a punti.
Il Piano del governo, ha anticipato il Ministro, prevede non solo l'inserimento nel mondo del lavoro dei cittadini migranti ma anche la conoscenza della lingua e dei valori del paese ospitante, la possibilità di un alloggio dignitoso con una pianificazione urbanistica che eviti il formarsi dei ghetti, l'accesso ai servizi socio sanitari assistenziali, la tutela dei minori non accompagnati e l'attenzione alle seconde generazioni.
L’accordo per l’integrazione e il permesso di soggiorno a punti sono stati introdotti dalla legge 94/2009 sulla sicurezza che ha modificato anche il Testo unico sull’immigrazione. L’accordo deve essere firmato al momento della concessione del permesso di soggiorno e nell'arco dei due anni che precedono il rinnovo del permesso, il cittadino straniero dovrà impegnarsi a conseguire una serie di impegni, come la conoscenza della lingua, della costituzione, della cultura e mandare i figli a scuola.
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