Nel 2008 sono stati 37mila i matrimoni celebrati in Italia con almeno un coniuge straniero a fronte dei 207mila che hanno riguardato coppie italiane. Lo ha rilevato la Fondazione Ismu nell'ultima newsletter diffusa ieri, 5 maggio.
Dai dati emerge che ad aumentare sono stati sia i matrimoni con sposo italiano e sposa straniera (18mila) sia con un "lui" straniero e una "lei" italiana (6mila). Parallelamente sono cresciute anche le nozze con sposi entrambi stranieri (12mila).
Tra le donne andate in spose a italiani si segnalano, riferisce l'Ismu, le rumene (2.506, interessate in 6,6 casi ogni mille femmine residenti), seguite dalle ucraine (1.940, per un tasso del 19,0 per mille) e dalle brasiliane (1.745, per un tasso del 65,0 per mille). Mentre tra i "lui" stranieri con italiane primeggiano marocchini (1.399, per un tasso del 6,2 per mille), albanesi (569, con un tasso del 2,5 per mille) e tunisini (480, col tasso del 7,7 per mille).
Il rito civile è stato celebrato nell'85% delle unioni con un coniuge straniero e nell'89% con due stranieri. Si tratta di "prime nozze" nell'81% dei casi quando il "lui" è straniero e solamente nel 63% dei casi di coppie formate da un italiano e una straniera.
Infine, mentre tra le coppie italiane la condizione più diffusa è quella di parità nel grado d'istruzione, si nota come nei casi di "lei" laureata straniera sia più probabile un livello inferiore d'istruzione per lo sposo italiano.