Legislatura 16º - Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani - Resoconto sommario n. 34 del 10/03/2010


 

COMMISSIONE STRAORDINARIA PER LA TUTELA E LA PROMOZIONE DEI DIRITTI UMANI 

 

MERCOLEDÌ 10 MARZO 2010

34ª Seduta 

 

Presidenza del Presidente

MARCENARO 

 

            Interviene, ai sensi dell'articolo 48 del Regolamento, Navi Pillay, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani.  

 

            La seduta inizia alle ore 13,35.

  SULLA PUBBLICITA' DEI LAVORI  

 

Il PRESIDENTE comunica che è stata avanzata, ai sensi dell'articolo 33, comma 4, del Regolamento, la richiesta di attivare l'impianto audiovisivo in modo da consentire la speciale forma di pubblicità della seduta ivi prevista. Avverte che, ove la Commissione convenga sull'utilizzazione di tale forma di pubblicità, il Presidente del Senato ha già preannunciato il proprio assenso.

            Non facendosi osservazioni, la forma di pubblicità di cui all'articolo 33, comma 4, del Regolamento, viene adottata per il prosieguo dei lavori.

   PROCEDURE INFORMATIVE 

Seguito dell'indagine conoscitiva sui livelli e i meccanismi di tutela dei diritti umani, vigenti in Italia e nella realtà internazionale: audizione dell'Alto Commissario per i diritti umani dell'ONU, Navi Pillay.   

 

Prosegue l'indagine conoscitiva in titolo, sospesa nella seduta del 2 marzo scorso.

           

Il presidente MARCENARO nel ringraziare calorosamente l'Alto Commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite, che ha accolto l'invito a partecipare alla seduta odierna, ricorda che nello scorso mese di dicembre ha avuto luogo una visita a Ginevra di una delegazione della Commissione, della quale ha fatto parte anche la senatrice Barbara Contini, visita organizzata con efficienza e sensibilità istituzionale dall'Ambasciatore Laura Mirachian, nel corso della quale hanno avuto luogo diversi incontri, il più importante dei quali, appunto, con l'Alto Commissario Pillay. Dal 9 febbraio l'Italia è oggetto della procedura di revisione periodica universale che viene svolta dal Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite e che riguarda tutti i paesi membri dell'ONU. La procedura che interessa l'Italia si concluderà a giugno, ma sin da febbraio il Consiglio ha approvato ben 92 raccomandazioni che riguardano il nostro paese. 

           

L'Alto Commissario Navi PILLAY, nel ringraziare la Commissione per l'opportunità offerta sottolinea come Roma abbia un rapporto speciale con i diritti umani, come è dimostrato dall'approvazione in questa città del Trattato che istituisce la Corte penale internazionale, e come proprio per questo ella stessa abbia per Roma un affetto particolare avendo lavorato come giudice di quella Corte. Le 92 raccomandazioni formulate dal Consiglio dei diritti umani ONU alle quali ha fatto riferimento il presidente Marcenaro riguardano essenzialmente gli aspetti che interessano i diritti umani relativi ai problemi della migrazione e della discriminazione, nonché l'istituzione di un organismo nazionale indipendente per i diritti umani. Per quanto riguarda il tema dell'immigrazione spiace che un paese, come l'Italia, che deve molto della sua ricchezza alle rimesse dei propri emigranti si trovi in difficoltà rispetto al pieno rispetto dei diritti degli immigrati. Preoccupa infatti che il tema dell'immigrazione sia gestito in questo paese più per i profili legati alla sicurezza dei cittadini - ed in questo senso non può essere valutato favorevolmente che in base al cosiddetto pacchetto sicurezza l'immigrazione clandestina costituisca aggravante di altri reati - che per la necessaria attenzione alla tutela dei diritti di queste persone, primi fra tutti la salute, l'istruzione, l'alloggio. Una politica di criminalizzazione dell'immigrazione rischia peraltro di aggravare la condizione degli istituti penitenziari, già pesantemente sovraffollati. L'Italia dovrebbe invece al più presto ratificare la Convenzione Internazionale per la Protezione dei Diritti di tutti i Lavoratori Migranti e dei membri delle loro famiglie e adeguare il diritto interno alle sue disposizioni. Uno degli effetti di questo approccio è l'attuazione di una politica che pare spesso discriminatoria, alimentata talvolta da dichiarazioni pubbliche di uomini politici, una pratica, questa, che dovrebbe essere scoraggiata. La discriminazione non riguarda solo i rom e i sinti che vivono in Italia, ma anche gli immigrati che giungono dai paesi meno fortunati del Nord Africa e del resto del mondo. Occorrerebbe invece adottare politiche improntate allo spirito dell'accoglienza, tenendo conto che le regole della comunità internazionale riconoscono il diritto all'asilo. E' certo un peccato che l'Italia non abbia voluto partecipare ai lavori della conferenza su razzismo, xenofobia e intolleranza, cosiddetta Durban II, che ha avuto luogo a Ginevra l'anno scorso. Naturalmente il comportamento dell'Italia fa riferimento a motivazioni serie e non vi è dubbio che questo paese, come molti altri, abbia a cuore i valori della tolleranza e rifiuti il razzismo; ma proprio per questo l'Italia, come altri paesi hanno fatto, potrebbe approvare il documento finale della conferenza. L'impegno in favore dei diritti umani deve tenere conto delle scelte compiute dalla comunità internazionale, e in questo senso un organismo indipendente per i diritti umani, realmente ispirato ai principi di Parigi, potrebbe essere di fondamentale aiuto. L'istituzione di organismo indipendente rappresenterebbe il coronamento di un impegno per i diritti fondamentali nel quale l'Italia è da sempre in prima linea come dimostrano i successi nella lotta alla pena di morte, alle mutilazioni genitali femminili, e l'impegno in favore dei diritti delle donne, condotto con efficacia da ultimo nel corso dell'ultimo vertice G8 di L'Aquila.

 

Prendono quindi la parola per rivolgere domande e fare osservazioni i senatori DELLA SETA(PD), LIVI BACCI (PD), FLERES (PdL), PERDUCA (PD), MARITATI (PD)  e DELLA MONICA (PD). In particolare, il senatore DI GIOVAN PAOLO (PD), prendendo a sua volta la parola, raccomanda ai membri della Commissione di seguire con attenzione il disegno di legge di riforma del ministero degli Affari esteri, per gli aspetti che riguardano i diritti umani, e propone di ascoltare in audizione la Kennedy Foundation.

 

Il presidente MARCENARO ricorda come il prossimo 18 marzo, alle ore 8,30 avrà luogo la terza riunione dell'Osservatorio Governo-Parlamento sui diritti umani e alle ore 14 l'intervento del sottosegretario Scotti in Commissione. In entrambe le occasioni verranno affrontati gli argomenti sollevati nel corso dell'odierna audizione dall'Alto Commissario per i diritti umani.

 

A tutti replica l'Alto Commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite, Navi PILLAY.

 

Il presidente MARCENARO chiude quindi la seduta ringraziando l'Alto Commissario e i senatori che hanno partecipato al dibattito

 


La seduta termina alle ore 14,45.