Assicurare il pieno rispetto dei diritti fondamentali durante le attività e migliorare la capacità operativa e il parco attrezzature. Sono questi gli obiettivi della proposta per il rinnovamento dell'Agenzia per il controllo delle frontiere esterne Frontex presentata ieri, 24 febbraio, dalla Commissione europea.

Se verrà approvato da Parlamento e dal Consiglio europeo, il nuovo assetto punterà sulla formazione in materia di diritti di tutte le guardie che partecipano alle operazioni dell'Agenzia affinché ai migranti venga riservato un trattamento nel pieno rispetto dei diritti fondamentali, primo fra tutti il principio di non respingimento.

La nuova proposta prevede inoltre che gli Stati membri dell'Ue mettano a disposizione di Frontex più risorse, in particolare attrezzature e personale, per le operazioni di pattugliamento alle frontiere. In questo modo l'Agenzia disporrà di un parco attrezzature adeguato e potrà continuare a svolgere la sua funzione di mantenimento di uno spazio senza frontiere interne e di coordinamento delle pattuglie aeree, terrestri e marittime alle frontiere.

Infine migliorerà anche la sua capacità operativa perché verrà definito con più chiarezza il suo ruolo e quello dei paesi membri. Frontex continuerà a coordinare le operazioni congiunte di rimpatrio degli immigrati nei loro paesi di origine e saranno predisposte garanzie per assicurare che tali operazioni si svolgano nel pieno rispetto dei diritti fondamentali. Ad esempio, alle operazioni parteciperà un controllore indipendente il cui compito sarà riferire alla Commissione in ordine all'osservanza, da parte degli Stati membri, del diritto dell'UE e di un codice di condotta contenente le norme da rispettare in materia di diritti umani.

"La proposta di oggi spiana la strada a una maggiore solidarietà e a una migliore cooperazione tra i paesi UE", ha dichiarato il Commissario responsabile per il portafoglio Affari esteri, Cecilia Malmström in occasione della presentazione del nuovo piano. "Potremo così affrontare meglio i problemi dell'immigrazione irregolare e della tratta di esseri umani, rafforzando nel contempo le garanzie per il pieno rispetto dei diritti umani. Confido che il Parlamento europeo e il Consiglio - ha concluso - agiscano rapidamente per trasformare questa proposta in legge, di modo che l'Agenzia riceva le risorse umane e tecniche di cui ha bisogno".