Al 1° gennaio 2008 sono 30,8 milioni i cittadini stranieri residenti nei 27 paesi membri dell'Unione europea, con un'incidenza sulla popolazione totale del 6,2%. Lo ha rilevato il rapporto dell'Eurostat - l'Ufficio statistico delle Comunità europee - pubblicato in occasione della Giornata internazionale dei migranti del 18 dicembre scorso.
I paesi con la presenza maggiore di residenti stranieri sono la Germania (7,3 milioni), la Spagna (5,3 milioni), il Regno Unito (4 milioni), la Francia (3,7 milioni) e l'Italia (3,4 milioni). Mentre l'incidenza più alta rispetto alla popolazione locale si registra nel Lussemburgo (43%), seguono la Lettonia (18%), l'Estonia (17%), Cipro (16%), l'Irlanda (13%), la Spagna (12%) e l'Austria (10%). L'incidenza degli stranieri è invece al di sotto dell'1% in Romania, Polonia, Bulgaria e Slovacchia.
Degli oltre 30 milioni di stranieri presenti nell'Unione, 11,3 milioni provengono da uno dei paesi dell'Ue, 6 milioni da un paese europeo, 4,7 milioni dall'Africa, 3,7 milioni dall'Asia e 3,2 milioni dall'America. Il gruppo più numeroso degli stranieri europei è rappresentato dai rumeni (1,7 milioni, 15% del totale dei cittadini stranieri di un paese membro), italiani (1,3 milioni, 11%) e polacchi (1,2 milioni, 11%). Tra i cittadini provenienti da paesi non appartenenti all'Ue, le comunità più numerose sono la turca (2,4 milioni, 12% del totale dei cittadini stranieri di paesi non Ue), la marocchina (1,7 milioni, 9%) e l'albanese (1 milione, 5%).
Infine, dal rapporto emerge che in alcuni paesi membri vi sono comunità di immigrati particolarmente numerose. E' questo il caso della Grecia dove il 64% degli stranieri è albanese, della Slovenia (47% bosniaci), dell'Ungheria (37% rumeni) e del Lussemburgo (37% portoghesi).
Citizens of European countries account for the majority of the foreign population in EU-27 in 2008