Petizione per la dignità umana contro razzismo e discriminazione

 

Al Prefetto di Napoli

Al consiglio regionale della Campania

Alla consiglio provinciale di Napoli

Al consiglio comunale di Sant’Antimo(NA)

Al consiglio comunale di Napoli

 

Siamo persone solidali che vogliono esprimere la propria indignazione e protesta contro lo sgombero compiuto dalle forze dell’ordine giovedì 18 febbraio in via Sambuci a Sant’Antimo (NA) che ha gettato per strada uomini, donne e bambini immigrati a cui va tutta la nostra solidarietà umana. Sebbene in possesso di un regolare contratto d’affitto di quattro anni e in regola con tutti i pagamenti, e senza aver commesso nulla di male, da diversi mesi erano sotto minaccia di sgombero per un pretesto formale di presunte inadeguatezze igienico-sanitarie.

Siamo persone solidali che vogliono protestare per il comportamento del sindaco di Sant’Antimo che si è reso complice di inadempienze e soprusi con la proprietà dell’immobile (permettendo l’interruzione di un bene essenziale come l’acqua) e che dopo reiterate promesse si è poi rifiutato di trovare una soluzione dignitosa e rispettosa per le persone alloggiate in via Sambuci.

Siamo persone solidali che protestano per il silenzio e il comportamento irresponsabile delle diverse istituzioni che a fronte delle ragionevoli richieste degli immigrati di via Sambuci e dell’Associazione “3 febbraio” che li ha sostenuti e dopo diversi mesi trascorsi non abbiano mosso un dito per evitare la prepotenza di uno sgombero ingiusto e pretestuoso.

Siamo persone solidali che in nome della dignità umana e del valore dell’accoglienza sostengono le seguenti richieste:

a)     che si trovi un alloggio temporaneo per tutte le persone ingiustamente cacciate dalle case di via Sambuci.

b)     che nel contempo la proprietà dell’immobile di via Sambuci proceda con i lavori di strutturazione per renderlo idoneo ai parametri igienico-sanitari in modo da garantire il ritorno dei legittimi affittuari.

c)     che gli immobili confiscati alla camorra possano essere utilizzati per uso abitativo per far fronte all’emergenza casa.

 

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