Lettera
aperta di SOS Razzismo Italia
Vigilia
del 1 marzo 2010
Quando
il 7 ottobre 1989, in concomitanza con la prima grande manifestazione contro il
razzismo nel nostro paese, nata SOS RAZZISMO ITALIA, con il contributo della
storica associazione francese SOS Racisme , a noi, gruppo promotore, ci
sembrava inopportuno adottare il motto touche pas a mon pote, non toccare
il mio amico, inteso come compagno di lotta, cos
decidemmo di rivolgerci agli autoctoni incitandoli alla conoscenza ed allamicizia
dellaltro . Pur adottando il simbolo che unisce nel mondo la sigla SOS
Razzismo, rappresentata dalla mano gialla aperta in segno di stop al razzismo,
decidemmo di adottare il motto stringi la mano ad un nuovo amico. E gli
abitanti del bel paese accolsero bene, con interesse e partecipazione questa
Associazione nata per prevenire le discriminazioni e promuovere lincontro con
le nuove culture.
Intanto ai razzismi interni, fra Nord e Sud, si stavano sommando quelli verso
le culture altre. Ma il razzismo come lerba gramigna, infesta qualsiasi
terreno e bisogna estirparla continuamente. Tutti noi eravamo consci che non
avremmo mai dovuto abbassare la guardia e con coerenza, ma privi di risorse,
abbiamo promosso intercultura fra i giovani nelle scuole, diritti nei posti di
lavoro, solidariet nei quartieri periferici delle nostre grandi citt.
Oggi questa nuova aggressione razzista, avallata da rigide prese di posizione
governative in merito allimmigrazione, passata negli anni dallindifferenza
verso la diversit a forme dichiarate di razzismo verso laltro, un razzismo
differenzialista, un razzismo identitario, un razzismo istituzionale, che si manifesta anche e troppo spesso,
ormai, in modo violento.
Attualmente,
i gravi fatti di Rosarno da una parte e di Milano dallaltra, ne sono la testimonianza lampante.
Abbiamo deciso di dire basta e
allinterno della primavera antirazzista, dei quali siamo fra i primi
promotori, abbiamo promosso la nostra campagna chiamata, appunto non
toccare il mio amico.
Per non assimilare il problema del razzismo con quello dellimmigrazione,
giustificandone ogni tipo di violenze. Per non accettare pi leggi inadeguate e
discriminanti. Per non accettare espulsioni indiscriminate. Per non accettare una presenza a punti, tetti scolastici limitativi ed una
cittadinanza legata al solo vincolo sanguigno.
Un
manifesto dintenti, un manifesto di rivendicazioni, uno strumento di
denuncia che abbiamo condiviso con
il mondo della societ civile: uomini e donne di cultura, spettacolo e sport:
da Roberto Saviano a Oliviero Toscani (che per noi ha curato limmagine
fotografica), da Dario Fo a Beppe
Grillo, da Moni Ovadia a Edith
Bruck (in questo momento le adesioni sono gi oltre 1300 e continuano ad arrivare).
Il primo marzo saremo a fianco dei manifestanti nelle piazze delle nostre citt con la nostra manina gialla recante la scritta non toccare il mio amico a te chiediamo di starci vicino, di sostenere questa lotta di civilt per i diritti di cittadinanza, per una societ che non discrimini ma accolga.
Aderisci
anche tu: www.nontoccareilmioamico.net
Di
Angela Scalzo (segretario generale e membro fondatore
di SOS Razzismo Italia)