Comunicato Stampa sulla protesta dei
lavoratori stranieri in attesa di regolarizzazione
Di fronte al diffondersi in Italia di azioni di
protesta di lavoratori stranieri che manifestano il loro umano disagio per lĠintollerabile
attesa di molti mesi per il rilascio del permesso di soggiorno o per la
definizione della istanza di regolarizzazione presentata nel 2009, a causa di
impedimenti rilevati dalle Questure per la presenza di datori di lavoro
infedeli o truffatori o sfruttatori o di
precedenti procedimenti penali derivanti dal mancato rispetto
dellĠordine del questore di lasciare il territorio nazionale, lĠASGI:
1)
condivide le ragioni della protesta
2)
ricorda
lĠimportanza di rispettare la vita e la sicurezza di tutti e lĠesigenza che le
forze di polizia e i manifestanti evitino in tutti i modi azioni violente o
autolesioniste che possano mettere in pericolo lĠincolumit o la vita di
chiunque;
3)
ricorda
agli uffici centrali e periferici del Ministero dellĠInterno che agli stranieri
per i quali sia stata presentata domanda di regolarizzazione e che siano
rimasti vittime di truffe o di datori di lavoro che si rifiutano di
perfezionare la regolarizzazione,
sfruttando nel frattempo il loro lavoro irregolare, o che siano rimasti vittima di grave
sfruttamento lavorativo, pu essere rilasciato un permesso di soggiorno per
motivi di protezione sociale in base allĠart. 18 del testo unico delle leggi
sullĠimmigrazione d.lgs. n. 286/1998 e in sintonia con la circolare del
Ministero dell'interno 3 agosto 2007 che espressamente consente il rilascio di
quel titolo a coloro che siano vittime di sfruttamento lavorativo in condizioni
irregolari;
4)
ricorda
al Governo che la regolarizzazione del 2009 stata consentita solo per alcune
categorie di lavoratori stranieri (le cd. badanti) e dunque discriminando tutti gli altri pur notoriamente presenti
irregolarmente sul territorio italiano;
5)
ricorda
al Governo e al Parlamento che la principale causa della irregolarit degli
stranieri (cd. clandestinit) provocata dalle stesse leggi dello Stato, che escludono qualsiasi
possibilit di ingresso regolare per cercare lavoro, cos come dalle
lunghissime e burocratiche procedure amministrative che possono essere
intraprese se il Governo decida di emanare il decreto flussi;
6)
ricorda
al Governo che dal 2008 non ha pi voluto emanare il decreto flussi per lavoro subordinato, cos incentivando la massa
di lavoratori stranieri impiegati in nero, nel contempo incentivando anche
lĠevasione fiscale e previdenziale da parte dei datori di lavoro;
7)
ricorda
al Governo che questa miope politica dellĠimmigrazione crea solo gravissimi danni
al Paese e alle persone che vi lavorano onestamente, ed impedisce che vi sia
integrazione tra la popolazione straniera e quella italiana;
8)
fa
presente che le situazioni di tensione si moltiplicano anche perch i tempi e i
modi per il rilascio dei permessi di soggiorno sono troppo lunghi, ben oltre il
termine massimo di 20 giorni prescritto dallĠart. 5 del testo unico delle leggi
sullĠimmigrazione emanato con d.lgs. n. 286, norma che il Ministero dovrebbe al
pi presto implementare su tutto il territorio con adeguate misure
organizzative, strutturali e finanziarie, per assicurare che quel misto di
insicurezza pubblica, di proteste e di insipienza si trasformi in un pericolo
non soltanto per la sicurezza degli stranieri, ma anche per la sicurezza di
tutta la collettivit nazionale.
9)
osserva
che il governo dellĠimmigrazione non pu essere affidato a leggi inutilmente
restrittive
e a successive regolarizzazioni, ma occorre lĠapprovazione di riforme
legislative che prevedano una disciplina lungimirante degli ingressi, dei
soggiorno, dellĠaccesso al lavoro, e rispettosa delle norme costituzionali,
internazionali e comunitarie, perch altrimenti situazioni come quelle odierne
sono destinate a ripetersi senza dare alcuna sicurezza alla collettivit.
CHIEDE
a.
che
vengano conclusi tutti i procedimenti di regolarizzazione ancora aperti, con
rilascio del permesso di soggiorno per lavoro o per attesa occupazione;
b.
venga
estesa immediatamente a tutti gli ambiti lavorativi la possibilit per gli
stranieri presenti in Italia e occupati al lavoro irregolarmente di
regolarizzare la propria posizione;
c.
venga
ritirata la circolare del Ministero dellĠinterno del 17 marzo 2010 che prescrive alle questure di negare la
regolarizzazione per coloro che siano stati condannati per inottemperanza
allĠordine di espulsione;
d.
venga
superata la preclusione della cd. inammissibilit Schengen per le
regolarizzazioni.
ASGI – Associazione per gli studi giuridici sullĠImmigrazione
9 novembre 2010