COMUNICATO STAMPA

 

 

La Prefettura impedisce agli enti di tutela laccesso al Palanitta di Catania dove sono trattenuti i migranti sbarcati ieri, tra cui 46 minori.

Disattesa lordinanza della Procura che ne consente lingresso

LArci chiede che si rispettino i diritti dei migranti e

le prerogative degli enti autorizzati

 

LArci  e le  associazioni catanesi per la tutela dei diritti dei migranti lanciano l'allarme sulla gestione da parte delle forze dellordine dello sbarco di 128 stranieri avvenuto nella giornata di ieri a Catania. Rimangono ancora confuse le modalit del blocco in mare del peschereccio carico di migranti e del relativo uso della forza.

 

Intanto in queste ore si stanno consumando gravissime violazioni dei diritti di questi cittadini stranieri che vengono trattenuti in regime di detenzione presso un palasport della periferia di Catania (Palanitta).

 

L'Arci, in qualit di Ente di tutela riconosciuto dalla legge, ha richiesto sin da ieri la possibilit di accesso al Palanitta per i  propri legali, al fine di informare i cittadini stranieri presenti dei loro diritti e della   possibilit di richiedere la protezione internazionale.

L'accesso stato negato dalla prefettura di Catania per incompatibilit di tale attivit informativa con le indagini condotte dalla polizia giudiziaria su incarico della Procura. Ma questa mattina il Pm Agata Consoli,  incaricata delle indagini, ha invece firmato il nulla osta allaccesso, negando che esistano ragioni legate alle indagini che lo impediscano. Nonostante il nulla osta,  la Prefettura di Catania non ha consentito laccesso e ha verbalmente motivato la decisione con un presunto ripensamento da parte della Procura. Fino a questo momento non stato tuttavia esibito nessun atto formale che revochi la precedente autorizzazione.

Riteniamo quanto avvenuto di enorme gravit per le seguenti ragioni:

 

non ci risulta la presenza allinterno del Palanitta n di indagati -  gi condotti altrove nella giornata di ieri - n di personale della polizia giudiziaria impegnato in indagini, n tantomeno i locali risultano sotto sequestro. Non esiste dunque nessun motivo per impedire alle associazioni e ai legali di entrare e di svolgere unattivit informativa;

 non esiste alcun atto formale che attesti un ripensamento sul nulla osta in precedenza concesso dalla Procura di Catania; 

 il diniego di accesso prolungato e tuttora in corso ai legali della nostra associazione e ad altri rappresentanti di enti di tutela quali lAcnur, Iom e Save the children ha impedito a tali enti di esercitare il proprio ruolo di informazione e assistenza dei migranti, dei richiedenti asilo e dei minori;

non stato possibile accertare se corrisponde al vero laffermazione delle forze dellordine secondo cui tutti gli stranieri presenti allinterno della struttura abbiano dichiarato di essere cittadini egiziani; in ogni caso viene pregiudicato il loro diritto di presentare  domanda di protezione internazionale. Non sappiamo  infatti se siano stati informati o meno di tale facolt e se qualcuno abbia richiesto di esercitare tale diritto;

stato impedito dalle forze dellordine di fornire anche informazioni a voce dallesterno attraverso amplificazione;

Sottolineiamo inoltre che:

i 46 minori presenti nella struttura, contrariamente a quanto previsto dalla normativa vigente, hanno pernottato insieme al gruppo degli adulti, in assenza di mediatori, assistenti sociali, educatori , e non sono stati trasferiti alle comunit di accoglienza per minori stranieri non accompagnati dopo oltre 24 ore dallo sbarco;

lassistenza fornita allinterno del Palafitta, per quanto ci dato sapere,   risultata sinora molto approssimativa (mancanza di calzature, vestiario, acqua per lavarsi ecc.);

10 stranieri tra ieri e oggi sono stati ricoverati in strutture ospedaliere della citt e subito dimessi pur presentando condizioni di salute assai precarie.

 

Rilevato tutto ci,  ci sembra evidente che il disegno del ministero degli interni sia quello di procedere ad una rapida espulsione di massa senza offrire le garanzie previste in materia di protezione umanitaria, in violazione delle normative italiane e internazionali.

 

Da 24 ore in corso un presidio di operatori di numerose associazioni catanesi per i diritti dei migranti dinanzi al Palanitta, al fine di sollecitare il rispetto dei diritti dei cittadini stranieri trattenuti allinterno della struttura.

 

Per informazioni possibile contattare i seguenti numeri telefonici:  3284142882 oppure 3483544606

<mailto:catania@arci.it>catania@arci.it