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18.10.2010

Network pubblico-privati e prevenzione per combattere la scomparsa di minori

Sono le frontiere indicate nel Convegno organizzato da Telefono Azzurro con il capo di Gabinetto del ministro dell'Interno Procaccini, il commissario straordinario per le persone scomparse Penta e la responsabile comunicazione istituzionale del Viminale Ravioli. Il 28 ottobre a Roma la Relazione semestrale sulle persone scomparse

I minori, bambini e ragazzi, scompaiono principalmente per 3 cause: allontanamento volontario dalla famiglia o dalla comunità che li ospita; sottrazione da parte del genirore affidatario; possibile sequestro da parte di terzi. In Italia la maggiorparte dei casi, il 63%, è dovuto alla fuga volontaria, soprattutto nel caso di minori stranieri non accompagnati; a monte dell'allontanamento ci sono quasi sempre situazioni di profondo disagio familiare. Il 40% dei ragazzi, poi, dichiara di essere stato contattato in Internet.

Numero unico emergenza per la scomparsa di minori 116.000Il fenomeno è complesso e presenta dimensioni e numeri allarmanti presentati oggi a Roma durante il Convegno 'La scomparsa dei minori nell'esperienza nazionale e internazionale' organizzato a Palazzo Giustiniani - sede di alcuni uffici del Senato della Repubblica - da Telefono Azzurro, che gestisce il numero unico europeo di emergenza 116.000 assegnato al ministero dell'Interno.

Il seminario, articolato in due sessioni, propone agli operatori ma anche al pubblico non specializzato un'occasione di confronto su esperienze e progetti, nazionali e internazionali, in un'ottica che privilegia la strategia dell'ascolto e della prevenzione, con l'obiettivo di creare un network tra istituzioni, famiglie, forze dell'ordine, operatori specializzati e media per dare risposte più efficaci alle emergenze e tentare di abbattere il problema.
 
Gli strumenti in campo sono stati illustrati nel corso della prima sessione dai principali soggetti istituzionali coinvolti: tra questi, in rappresentanza del ministero dell'Interno - che fa parte, insieme ai ministeri degli Esteri, della Giustizia e delle Pari Opportunità della Task force per i minori sottratti - il capo di Gabinetto del ministro dell'Interno Giuseppe Procaccini, il commissario straordinario del Governo per le persone scomparse Michele Penta e la responsabile della comunicazione istituzionale del ministero Serenella Ravioli, il cui intervento è in programma nella II sessione.

IL QUADRO DELLA SITUAZIONE

I dati commentati dal presidente di Telefono Azzurro Ernesto Caffo, che ha introdotto il convegno, ci dicono che il problema è in continuo aumento, la fascia più coinvolta è quella dai 15 ai 18 anni. Nel 2009 sono stati 8.602 i casi di scomparsa segnalati in Italia al 116.000, attualmente attivo in 16 Paesi europei, con una media di 23 al giorno. Internet e l'accelerazione dell'evoluzione tecnologica hanno portato nuove potenzialità ma anche nuovi rischi. La strategia suggerita da Caffo è quella della prevenzione e della costruzione di una rete di operatori istituzionali e privati. Proprio per questo sta per nascere il Centro nazionale per i bambini scomparsi, che ingloberà il servizio 116.000 e svolgerà una serie di attività come l'assistenza terapeutica, la formazione e la sensibilizzazione sul problema. A livello internazionale la 'cornice di riferimento' è l'International centre for missing and exploited children (Icmec), che ha sede negli Stati uniti e guida la lotta alla scomparsa dei minori attraverso la diffusione di best practice, la creazione di partnership e il supporto all'istituzione di Centri dello stesso tipo in altri paesi.

GLI INTERVENTI ISTITUZIONALI 

Per il ministero dell'Interno hanno partecipato al convegno, nella mattina, il  prefetto Giuseppe Procaccini capo di Gabinetto del ministro dell'Interno e il prefetto Michele Penta commissario Straordinario del Governo per le persone scomparse e, nel pomeriggio, Serenella Ravioli responsabile della comunicazione istituzionale del ministero dell'Interno.





   
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