Vai al contenuto della pagina | Vai al menù di secondo livello
Home  |  Sala Stampa  |  Notizie  |  Portare burqa e niqab non è un obbligo religioso: è il parere del Comitato per l'Islam italiano

Notizie

Sottosegretario Alfredo Mantovano

08.10.2010

Portare burqa e niqab non è un obbligo religioso: è il parere del Comitato per l'Islam italiano

La relazione presentata dal sottosegretario all'Interno Mantovano alla Commissione Affari Costituzionali della Camera

Il provvedimento sul divieto di indossare gli indumenti denominati burqa e niqab è stato esaminato il 6 ottobre scorso dalla Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati.
La discussione riguarda la modifica all'articolo 5 della legge 22 maggio 1975, n. 152, che vieta l'uso di caschi protettivi o di qualunque altro mezzo atto a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona, in luogo pubblico o aperto al pubblico, senza giustificato motivo.

Il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano è intervenuto illustrando il parere fornito in merito dal Comitato per l’Islam italiano.

Nella relazione il Comitato descrive quattro diversi capi di abbigliamento femminile: hijab, il velo che lascia scoperto il volto, il chador, più simile a un mantello che si chiude sotto il mento, il niqab, che lascia scoperti soltanto gli occhi e il burqa, che copre tutto il corpo compresi gli occhi.
Oltre all’aspetto descrittivo, la relazione si sofferma su aspetti sociologici, fornendo dati sulla diffusione di tali capi di abbigliamento, e su aspetti giuridici, individuando la necessità di un punto di equilibrio tra tre interessi e diritti: quello dello Stato alla sicurezza pubblica, quello della donna a non essere discriminata e lesa nella sua dignità, e quello della libertà religiosa.
L'unico che il Comitato ritiene debba essere “incontrovertibilmente preso in considerazione è quello di ordine pubblico”, anche a fronte del rischio internazionale collegato al terrorismo.
"Portare il burqa o il niqab – si legge inoltre nel parere - non è un obbligo religioso, né tale obbligo può trovare fondamento nella lettura del testo sacro dell’Islam". Il Comitato, tuttavia, suggerisce deroghe al divieto all'interno di luoghi di culto.

Istituito da circa un anno, il Comitato per l'Islam italiano è composto: per metà da appartenenti alla confessione religiosa islamica scelti per le loro competenze personali, per l'altra metà da studiosi della materia di grande esperienza, valutati anche in base alle loro pubblicazioni.

La discussione di carattere generale sul provvedimento si concluderà la prossima settimana.





   
Icona Invia | Invia Icona Stampa | Stampa
Ministero dell'Interno