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Lavoro: firmata Convenzione contrasto criminalità

Presentazione

Non ci saranno più solo i nuclei specializzati dei carabinieri in prima linea contro il lavoro nero, ma tutti i reparti dell'Arma territoriale per rendere sempre più capillare l'azione di contrasto ai fenomeni di criminalità connessi al mondo del lavoro; aumentare i controlli sulle condizioni di sicurezza del lavoratore; tutelare la sua incolumità.
E’ quanto prevede la convenzione firmata lo scorso 29 settembre a Palazzo Chigi dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Maurizio Sacconi ed il Ministro della difesa, Ignazio La Russa per la cooperazione fra i comandi provinciali dell'Arma e le direzioni provinciali del Lavoro.

La convenzione si inserisce nel più ampio quadro di azioni che il Ministero del Lavoro sta portando avanti in materia. Vi rientrano il recente protocollo d’intesa tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Inps, Inail e Agenzia delle Entrate, per lo scambio di dati e informazioni in materia di attività ispettiva; il Piano straordinario delle vigilanza in agricoltura ed edilizia nei territori del Meridione più sensibili ai problemi del lavoro irregolare in agricoltura e in edilizia, varato dal Consiglio dei Ministri del 28 gennaio scorso. Ed è in via di definizione una ulteriore convenzione tra il Ministero e la Guardia di Finanza.  

Il Ministro Sacconi ha definito "molto importante" questa iniziativa perché "estende lo stretto rapporto che esiste tra il ministero del Lavoro e il Comando specializzato dei carabinieri anche alle strutture territoriali dell'Arma, che hanno quelle percezioni a livello locale di cui abbiamo molto bisogno, soprattutto nel Mezzogiorno, per contrastare i fenomeni di criminalità connessi al mondo del lavoro".

Secondo il ministro La Russa, "questo coinvolgimento dei comandi provinciali dell'Arma vuol dire una presenza ancora più capillare dei carabinieri, da sempre impegnati su questo fronte" con il Comando per la Tutela del lavoro, che nei primi 8 mesi del 2010 ha svolto un'attività "significativa".

Dal 1 gennaio al 31 agosto 2010 sono state arrestate 154 persone e denunciate 5.106, nell'ambito di controlli che hanno interessato tra l'altro 15.116 aziende. Complessivamente sono stati controllati 57.380 lavoratori, di cui 9.255 sono risultati in nero; 316 i minorenni e 194 quelli occupati illecitamente.
Gli extracomunitari controllati sono stati 13.522, di cui 3.966
irregolari, 1.042 clandestini e 234 espulsi. Sul fronte del caporalato sono stati effettuati 104 servizi, con la contestazione di 677 violazioni. Le truffe accertate sono state 517, per un importo di oltre 5 milioni di euro. 
Sul versante della sicurezza sui luoghi di lavoro, i carabinieri del comando specializzato hanno compiuto 2.239 ispezioni, sequestrando 51 cantieri; in 602 casi sono stati sospesi i lavori; 1.758 i lavoratori in nero scoperti e sanzioni inflitte per un totale di 8 milioni e mezzo di euro.

In base alla nuova intesa, carabinieri e ispettori si impegnano, a livello provinciale, a coordinare le proprie azioni ispettive su lavoro nero, lavoro di extracomunitari clandestini, lavoro irregolare e minorile, truffa ai danni degli enti previdenziali e sulla prevenzione degli infortuni con incontri a cadenza trimestrale, ai quali partecipa anche il comandante del competente gruppo carabinieri per la tutela del lavoro, per lo scambio di dati e di informazioni, nonché per la programmazione di verifiche da effettuare congiuntamente.

Ai programmi così definiti è data esecuzione mediante specifiche riunioni operative ristrette tra il responsabile del Servizio Ispezione del lavoro, il Comandante del nucleo Carabinieri Ispettorato del lavoro e il rappresentante individuato dal Comandante provinciale.

Tra le iniziative è previsto che ciascun organo provveda ad attivare modalità di segnalazioni reciproche (possibilmente in tempo reale) dei fenomeni di particolare gravità.

Nello specifico settore edile, si è stabilito che i carabinieri provvedano a segnalare alle direzioni provinciali del lavoro (Dpl) le situazioni di evidente pericolosità, legate alla mancata osservanza delle disposizioni di sicurezza nei cantieri, al fine di consentire tempestivi interventi del personale ispettivo competente in materia. Ancora, l'intesa prevede che i carabinieri provvedano alla tempestiva segnalazione alle Dpl degli infortuni gravi o mortali di cui siano venuti a conoscenza, al fine di consentire tempestivi interventi ispettivi. Interventi che potranno avvenire, in casi di particolare pericolosità e gravità, anche con il supporto degli stessi Carabinieri.  

Con riferimento a iniziative congiunte, con l'accordo si è stabilito che, sulla base di specifiche intese da definirsi a livello territoriale, il personale ispettivo delle Dpl potrà richiedere ai militari dell'Arma, in casi di particolare pericolosità e gravità, un eventuale supporto specialmente per le attività ispettive da effettuarsi in fasce orarie notturne o in aree disagiate. 

Fonte: Ministero del lavoro e delle politiche sociali

Redazione internet - Beatrice Casini

 

 

 

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